(G. Giubilo) Piovono tegole. E Rudi Garcia ha quasi esaurito la scorta di elmetti che gli consentano di fronteggiare le emergenze continue. Alla vigilia dell’anticipo con l’Empoli, le notizie più amare arrivano dall’Olanda, dove Strootman è stato di nuovo operato dai medici che gli avevano sistemato, o almeno così sembrava, il legamento crociato. Lesione della cartilagine, il verdetto, e dunque stagione finita per Kevin, il centrocampo giallorosso perde nuovamente il suo pilastro, che era in piena fase di recupero.
Con De Rossi fuori causa per tre settimane, il reparto più importante dispone del solo Paredes accanto ai due titolari fissi, Nainggolan e Pjanic. Un sorteggio fortunato soltanto per la Roma ha tolto di mezzo il Mali consentendo a Keita un rientro anticipato, ma dopo il lungo viaggio il giocatore non si è allenato, difficile possa essere utilizzato nonostante figuri nell’elenco dei convocati.
Garcia ha spiegato ieri le sue parole di stima per Destro, come era già avvenuto per Benatia: non avrebbe potuto esprimersi diversamente quando i due erano giocatori della Roma. Ora non si fascia la testa per il passaggio in rossonero dell’attaccante, che non si era giocato al meglio le proprie chances, né come partner occasionale, né come sostituto di Totti, evidenti le difficoltà caratteriali del giovane bomber. Arriva un’altra punte centrale, più duttile e con una straordinaria produzione di gol. Si chiama Doumbia, Sabatini lo ha strappato al Cska di Mosca, con il quale aveva vinto il campionato russo. Con Gervinho, sta guidando la Costa d’Avorio in Coppa d’Africa, dunque non si potrà vedere in tempi brevi.
Ma intanto stasera torna l’Empoli, che si era battuto alla pari con la Roma in Tim Cup, beffato da un rigore generoso. Devono evitare, i discepoli di Garcia, quegli sbalzi di umore che hanno propiziato la serie di pareggi, esiziale per la rincorsa alla Juve. Vuole un tifo compatto, il tecnico, per ritrovare una vittoria interna che manca ormai da due mesi.