(D.Marchetti) – “Show must go on”. Mai come in questo caso la famosa canzone dei Queen rispecchia la realtà che sta attraversando la Lazio, che si trova in piena corsa Champions e non ha nessuna intenzione di fermarsi proprio adesso. Esattamente un anno fa, l’altra sponda della Capitale, navigava in acque ben peggiori. Petkovic era appena stato esonerato, si trovavano al nono posto e con 10 punti in meno rispetto a questa stagione. Oggi, invece, sono terzi e con un’identità di gioco ben precisa. Diversi sono i cambiamenti che la società ha apportato per ottenere questi risultati, sicuramente, il più importate è stato il cambio d’allenatore. Pioli, arrivato tra i mugugni di una piazza stanca della gestione Lotito, è diventato l’artefice principale della buona riuscita della squadra biancoceleste. Due sono i meriti principali del tecnico di Parma. Il primo è essere riuscito a passare dalla difesa a tre a quella a quattro e il secondo è quello di essere stato in grado di riprendere giocatori che fino alla scorsa gestione sembravano degli oggetti misteriosi, fra tutti Biglia e Anderson. Un altro fattore che ha inciso molto sull’andamento della squadra è stata la campagna acquisti, che ha portato diversi giocatori in grado di migliorare la rosa, come Parolo, De Vrij e Djordjevic. Nonostante ciò i bookmakers danno i “cugini” ancora sfavoriti contro l’armata di Rudi Garcia. Non sono dello stesso parere le statistiche, che vedono una Lazio segnare più del 50% dei propri gol nel secondo tempo, a discapito di una Roma che ha dimostrato di andare in apnea nei secondi 45 minuti.
IL MOMENTO – Dopo un inizio di stagione così così, la Lazio si presenta al derby in piena forma e in serie positiva da sei partite (Coppa Italia compresa), con 30 punti e un terzo posto da difendere. Le ultime cinque gare di campionato hanno visto la squadra di Pioli segnare ben 10 gol, diventando il secondo miglior attacco della Serie A, e subirne solamente 3. Assoluto protagonista dalla partita contro il Parma in poi è Felipe Anderson, che da quel momento ha messo a segno quattro reti e quattro assist. Molto importante per i biancocelesti è stato il ritorno al gol di Djordjevic contro la Sampdoria, l’attaccante serbo infatti non segnava in campionato dal 9 novembre del 2014. Un altro giocatore che prima e dopo la sosta è sembrato molto in forma è il capitano, Stefano Mauri, che per di più con i derby ha sempre avuto una certa affinità. La Roma è quindi avvertita, la Lazio non verrà per fare la comparsa.
LA FORMAZIONE – Nella lista, già lunga, degli infortunati della Lazio bisogna aggiungere Senad Lulic che, a causa di una lesione di II grado al ginocchio sinistro, sarà costretto a saltare la stracittadina in programma per domenica alle 15:00. Pioli è quindi costretto a sostituirlo con Onazi. Resta in dubbio invece Cana, anche se a Formello sono fiduciosi che scenderà in campo. Un altro cambiamento rispetto alla gara con la Sampdoria dovrebbe esserci in attacco, con il ritorno da titolare di Antonio Candreva al posto di Stefano Mauri. Per il resto l’allenatore biancoceleste dovrebbe confermare il modulo (4-3-3) e la squadra che è scesa in campo nell’anticipo di sabato sera contro gli uomini di Mihajlovic.