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REPUBBLICA.IT Dybala colpisce a freddo, Garcia ringrazia Destro

Strootman
Strootman

(A. Ossorio) PALERMO – Terzo pareggio in quattro partite per la Roma di Garcia, che rischia di pagare a caro prezzo questa frenata nella lotta scudetto. Nella notte di Palermo, alla luce delle occasioni create, sono i rosanero a recriminare, nonostante i giallorossi abbiano accumulato più conclusioni e minuti di possesso palla. I siciliani giocano la partita che chiedeva Iachini, fatta di attenzione e cattiveria agonistica. In vantaggio dopo poco più di 100 secondi, con il solito Dybala, i rosanero vengono raggiunti al 9’ della ripresa da Mattia Destro, che Radiomercato vuole sempre più lontano da Roma ma che salva i giallorossi. Il pareggio, comunque, rimane una mezza sconfitta, visto che domenica sera la Juventus potrebbe ritrovarsi a +5 battendo il Verona.

SORPRESE IN FORMAZIONE – Garcia sceglie di non rischiare gli acciaccati Manolas, Totti e Maicon, nonostante le assenze degli squalificati De Rossi e Nainggolan (oltre a Keita e Gervinho, impegnati in Coppa d’Africa). C’è Destro al centro dell’attacco, con Iturbe e Ljajic ai suoi fianchi. Nel Palermo, fuori Munoz (che ha rifiutato il rinnovo del contratto), c’è Vitiello in difesa, nonostante abbia disputato pochi minuti prima di oggi. L’ex Siena farà comunque una buona partita, al netto delle ovvie difficoltà di un giocatore che, finora, non aveva mai giocato più di qualche scampolo di gara in questa stagione. Stessa situazione per Paredes, che completa la mediana romanista con Strootman e Pjanic.

È SUBITO DYBALA – I rosanero partono subito forte e, dopo meno di due minuti, sorprendono la Roma: Astori sbaglia un passaggio verso Strootman, Vazquez interviene sulla traiettoria e verticalizza per Dybala che, da solo contro De Sanctis, ha gioco facile nell’insaccare di sinistro. Forte del vantaggio, il Palermo può chiudersi e ripartire come ama fare; la Roma spinge ma non trova varchi, è una squadra frastornata e senza idee, che attacca per inerzia. Merito anche dei padroni di casa, che tolgono respiro ai giallorossi col pressing sistematico. Ben più efficace il Palermo, che prima del riposo rischia di colpire ancora con Barreto prima e Lazaar poi.

DESTRO FIRMA IL PARI – Garcia non fa cambi all’intervallo ma la Roma cambia marcia, stavolta sono i giallorossi a partire a tutta e bastano nove minuti per il sospirato pari: Pjanic pennella un cross lungo, su punizione dalla sinistra, Strootman fa da torre sul secondo palo e Destro passa da uomo di troppo a uomo in più, insaccando sottomisura. Dopo il pari, la Roma sembra trovare la giusta cattiveria e attacca con maggior convinzione rispetto al primo tempo; d’altro canto, però, la difesa rosanero non lascia buchi e i giallorossi devono affidarsi alle conclusioni da fuori, senza mai creare grossi grattacapi a Sorrentino.

I CAMBI INCIDONO POCO – C’è ancora lavoro, invece, per Morgan De Sanctis, che salva il pari chiudendo in uscita sul solito Dybala, ben assistito da Barreto. Garcia prova a pescare il jolly nel finale, inserendo l’esordiente Verde (entreranno anche Totti e Maicon con lui), al posto di un Iturbe mai efficace; Iachini prova ad arginare il brasiliano con Daprelà, mentre Belotti e Quaison rilevano Dybala e Vazquez. Sarà Belotti, in pieno recupero, a far correre un brivido lungo la schiena di Garcia: il fuorigioco fischiato all’attaccante rosanero fa infuriare il Barbera, anche se la segnalazione del guardalinee sembra giusta per questione di centimetri. Sull’onda emotiva di questa decisione, i rosanero lasciano il campo con un pizzico di rammarico al triplice fischio; eppure, dopo il ko di Firenze, pareggiare contro una delle pretendenti allo scudetto farà sicuramente morale. Amaro, di sicuro, il rientro per la Roma, che domenica dovrà tifare Verona per sperare di mantenere la Juve a tiro.

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