(F. Ferrazza) – Si sente in debito con la Roma, Strootman, perché troppo poco è riuscito ancora a far vedere per pensare di poter cedere alle continue lusinghe del Manchester United del suo estimatore Van Gaal. «Io voglio giocare e tornare al mio livello. Ho firmato cinque anni qua e ho giocato solo 6-7 mesi. Voglio aiutare questa squadra e non penso ad altri club». A Udine si sono rivisti sprazzi del vero Kevin, giocatore alla cui assenza ci si è forse abituati, dimenticando quanto da solo sia riuscito la scorsa stagione a cambiare mentalità dando sicurezza ed equilibrio al gruppo. «Ho lavorato sei mesi per tornare, ma è difficile — continua l’olandese a Sky — ma dopo la sosta mi sono allenato con maggior fiducia e sto tornando al 100 per cento». Probabilmente manca ancora quella percentuale decisiva per convincere del tutto Garcia a schierarlo titolare contro la Lazio. Il tecnico sta infatti pensando a una staffetta durante la gara con uno tra De Rossi e Nainggolan, per non rischiare di mettere troppa pressione sulle spalle del centrocampista. Ma Strootman non è certo uno che si tiri indietro e se verrà chiamato in causa, non avrà timori reverenziali. «La Lazio è più forte dello scorso anno e lo sappiamo, ma anche noi lo siamo. Sarà una gara difficile, un po’ strana, ma dobbiamo vincerla per prendere i tre punti e andare primi in classifica».
A Trigoria si spera infatti in uno scivolone della Juventus a Napoli, per la possibilità di un sorpasso che non permette altre distrazioni di alcun tipo dentro Trigoria. Per questo motivo solamente la prossima settimana Sabatini e Garcia affronteranno la questione Destro con l’entourage del giocatore. Tutto il mercato giallorosso sta d’altra parte vivendo ore di standby, esclusi i movimenti minori legati ai giovanissimi che Sabatini continua a monitorare e tesserare. In netta crescita Iturbe, che verrà confermato titolare nel derby, lui che proprio alla Lazio ha realizzato quello che ha recentemente definito il suo gol più bello. Era il dicembre del 2013, Manuel indossava la maglia del Verona e realizzò su punizione la rete del momentaneo 2-1 (la gara terminò poi 4-1 per il Verona). Che si di buon auspicio la rievocazione Iturbe lo spera davvero.