Il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, si è espresso sul “caso Lotito”, a margine della presentazione del libro “Qualcuno corre troppo – il lato oscuro del calcio” di Gherpelli svoltasi nella sede romana della Fnsi. Di seguito le sue parole:
“Il tempo di dissociarsi a parole è passato, per farlo veramente bisogna farlo nei fatti altrimenti è superfluo. Se ci saranno dei fatti che faranno capire che le prese di distanza sono reali, qualche speranza ci sarà altrimenti dovremo periodicamente ritrovarci a commentare situazioni che non ci fanno fare bella figura”.
“In questi ultimi giorni sono state dette cose molto gravi dal punto di vista sportivo e se parliamo di sport le conseguenze devono essere altrettanto dure. Sappiamo come sono andate le elezioni questa estate e cosa si sta portando avanti. Noi da tempo siamo allertati da questa deriva che stiamo anche subendo a livello federale”.
Tommasi parla anche della telefonata registrata da Iodice. “Si parla tanto della telefonata ma nella conferenza stampa Lotito ha ribadito di sapere di essere registrato. Ma sono aspetti che esulano dalla reale situazione: di prendere le distanze o meno, di condividere o meno una certa mentalità e un certo modo di vivere le istituzioni. Si riparla dell’accordo delle Leghe facendo capire che vige in federazione, noi componenti tecniche saremo sempre ad aspettare e questo la dice lunga sulle prospettive che ci sono”.
Il n.1 Aic evidenzia quindi l’immobilismo della Lega Serie A: “Chiunque avrebbe difficoltà a parlare con la Lega. Per adesso non ci sono sul tavolo argomenti che ci possono vedere discutere – conclude -. Non si è ancora parlato di rinnovo dell’accordo collettivo che scade a giugno, non abbiamo sentore sulla riforma dei campionati che aspettiamo e siamo pronti ad affrontare. Hanno discusso della goal line technology su cui si sono trovati velocemente d’accordo, a parte chi la dovrà pagare”.