(A. Capponi) – «Falle intollerabili nella sicurezza », agenti di polizia fermi «mentre i teppisti devastavano la Barcaccia»: Marino è infuriato. E se ieri è stato il giorno dell’ira, oggi sarà quello della richiesta di spiegazioni, del «chi ha sbagliato deve pagare »: perché chi era in Campidoglio, ieri, e ha ascoltato le telefonate del sindaco Ignazio Marino col prefetto Giuseppe Pecoraro, sa bene che obiettivo dell’amministrazione, adesso, sarà quello di ottenere dei provvedimenti in grado di garantire alla città, in futuro, la sicurezza necessaria. In sintesi: il Comune chiederà che siano sollevati all’incarico coloro i quali non sono stati in grado di proteggere Roma dalla violenza.
Trasformare le intenzioni in fatti non sarà semplicissimo. Ma per spiegare la posizione del Campidoglio basta ascoltare le parole del sindaco: «Quello che è accaduto dimostra che la gestione della sicurezza in città ha dalle grandi e intollerabili falle». E ancora: «Mercoledì sera c’erano stati altri incidenti, ma questa mattina prefetto e questura avevano assicurato che tutto era sotto controllo…». Per sintetizzare l’idea del Campidoglio in merito alla devastazione patita dalla capitale per mano degli hooligans olandesi, le parole più efficaci sono, forse, quelle dell’assessore alla Mobilità, Guido Improta: «Lo Stato, che doveva garantire l’ordine pubblico, oggi era assente». È evidente che il rapporto tra il sindaco e il prefetto non è mai stato idilliaco: dopo quanto accaduto ieri (nelle telefonate tra i due i toni sono stati altissimi, duri) è chiaro ormai che il sindaco ha individuato in Pecoraro — che a marzo andrà in pensione — uno dei responsabili del fallimento di ieri. Altre telefonate ci sono state con il questore, Nicolò D’Angelo.
In diretta tv, il sindaco annuncia che le prossime ore saranno decisive perché «dobbiamo capire chi ha la sicurezza nella nostra città per il futuro. Ci sono delle responsabilità e basta guardare gli uomini e le donne che ricevono ordini (gli agenti, ndr) che erano sulla scalinata e nello stesso momento c’erano tifosi che assalivano la fontana, eppure non intervenivano». A chi gli chiede chi pagherà i danni, Marino risponde: «Chi rompe paga: l’ho detto all’ambasciata olandese. Al vice ambasciatore ho spiegato di stracciare il passaporto di questi violenti, qui non sono graditi». L’assessore Guido Improta: «Strade del centro storico e stazioni delle metro ridotte a latrine, motocicli rovesciati in terra, cittadini chiusi nei portoni, mezzi dell’Atac danneggiati: si dirà che è colpa del Comune o emergeranno le responsabilità di chi ogni giorno deve garantire la sicurezza?». Il deputato Pd Marco Miccoli annuncia di aver presentato una interrogazione ad Alfano «per chiedere come sia stato possibile consegnare il centro di Roma agli hooligans ». L’associazione Abitanti centro storico: «L’Olanda ripaghi i danni».