(G. Piacentini) – «Se non segni, non vinci». Nella sintesi estrema di Radja Nainggolan c’è tutta l’amarezza della Roma per lo 0-0 contro l’ultima in classifica, che allontana i giallorossi dallo scudetto. In maniera definitiva? Nainggolan, a parole, sostiene che lui e i suoi compagni ci credono ancora, ma la faccia è quella dei giorni peggiori, di chi si è reso conto forse definitivamente che il sogno è svanito. «È un periodo in cui non riusciamo a fare neanche le cose minime. I tifosi ci hanno fischiato, è giusto perché ci sono stati dietro anche quando abbiamo perso 7-1. La delusione è grande, da parte loro e da parte nostra perché aspettano un trofeo da tanti anni e pensavano che finalmente fosse quello giusto. Lo pensavamo anche noi e ci crediamo ancora, anche se adesso è diventato tutto più difficile».
Soprattutto perché giovedì prossimo ricomincia l’Europa League, all’Olimpico arriveranno gli olandese del Feyenoord e la Roma non vince in casa (escluso il successo nei supplementari di Coppa Italia con l’Empoli) da novembre: «Anche noi ci chiediamo cosa sta succedendo, cerchiamo di proporre gioco e anche se teniamo sempre la palla ci mancano cattiveria e voglia di gol. Adesso dobbiamo cercare di ripartire, il prima possibile».