(G. Piacentini) – Da giocatore già «bruciato» a salvatore della patria. È stata questa la parabola di Daniele Verde, dal momento in cui si è saputo che a Cagliari avrebbe giocato titolare fino al novantesimo di una gara su cui ha messo un marchio indelebile con due assist vincenti. Il primo, straordinario con un cucchiaio stile Totti, per Ljajic, il secondo per l’altro protagonista di giornata, Leandro Paredes.
Bocciato in anticipo da buona parte dell’opinione pubblica, ma non da Rudi Garcia che a sorpresa lo ha lanciato titolare dopo tre presenze tra campionato e Coppa Italia. Nel 2010, quando aveva appena 14 anni, la Roma ha battuto sul tempo la Juventus e lo ha portato a Trigoria, dove se l’è coltivato. Cinque anni dopo il fantasista napoletano, classe ’96 cresciuto con l’aiuto di Vincenzo Montella e Alberto De Rossi, ha tirato fuori la Roma dalla crisi e l’ha rimessa in carreggiata nella corsa scudetto. «Non so nemmeno cosa provo in questo momento – le sue prime parole dopo la gara – ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini, la squadra e il mister Garcia che mi ha dato fiducia. La giocata sul gol di Ljajic la proviamo spesso, con i giocatori rapidi riesce bene. È il giorno più bello della mia vita, e lo dedico alla mia famiglia e alla mia ragazza. A chi mi ispiro? A Cristiano Ronaldo, ma anche a Totti».
È giovane, ma parla con una sicurezza difficile da trovare nei ragazzi della sua età. «Cerco di dimostrare tanta personalità e mettere in mostra le mie capacità. Non posso mai tirarmi indietro sennò non andrò mai avanti. I brividi e il tremore li ho avuti a Palermo, il mister mi ha detto di non stare più in quella maniera: se uno è troppo emozionato non riesce a fare buone cose. Noi giovani dobbiamo dare sempre di più, questa vittoria ci porta carica e fiducia. Abbiamo passato un momento difficile che stiamo superando tutti insieme, come capita a tutte le squadre. Vogliamo continuare a lavorare per avere la possibilità di guadagnare lo scudetto».
Da un assist di Verde è arrivato il gol di Leandro Paredes, che ha cancellato così l’iniziale delusione per essere finito in panchina. L’argentino è ilquindicesimo romanista ad andare a segno in questa stagione. «Sono contento per il gol – le sue parole – ma soprattutto per la vittoria, che serve a uscire da questa situazione un po’ complicata. Venivamo da quattro pareggi consecutivi, quindi era fondamentale vincere. Noi giovani ci alleniamo ogni giorno per essere pronti a scendere in campo, poi è il mister a decidere e io accetto sempre le sue scelte con tranquillità». La linea verde romanista è completata dall’esordio di Tony Sanabria . «È stata un’emozione, speravo di giocare ma sono contento soprattutto per il risultato».