(V. Albensi) ROMA – La Roma è fuori dalla Coppa Italia, in semifinale sarà la Fiorentina ad affrontare la Juventus. La sconfitta dell’Olimpico è una nuova ricaduta, pesante. Ancora una volta sotto, stavolta nella ripresa, i giallorossi perdono 2-0 e non riescono a rimontare i due gol di Gomez. Mancano uomini, energie e idee: tra infortuni, squalifiche e giocatori impegnati in Coppa d’Africa, Rudi Garcia è costretto di continuo a dare alla squadra un nuovo assetto, in una condizione di costante precarietà. Totti e compagni disputano un buon primo tempo, ma crollano nei secondi 45 minuti. Ne approfitta la Fiorentina, che sta un po’ meglio rispetto ai giallorossi e che non vinceva all’Olimpico da quasi tre anni: per Vincenzo Montella è il primo successo da allenatore contro la sua ex squadra.
LE SCELTE DI GARCIA – Garcia promuove Skorupski, portiere di Coppa, e in difesa dà una chance a Cole, che non scendeva in campo dagli ottavi di finale con l’Empoli del 20 gennaio. A centrocampo, riposa Pjanic ma non Keita e Nainggolan: completa il reparto il giovane talento Paredes, che fa la mezzala. Le assenze disegnano il tridente: Florenzi e Ljajic a supporto di Totti. Subito in panchina i nuovi acquisti Spolli e Ibarbo. Montella invece recupera Savic e affida il centrocampo all’ex romanista Pizarro. Prima volta senza Cuadrado, ceduto al Chelsea. In avanti, coppia Gomez-Diamanti.
ROMA, UN BUON AVVIO – La Roma sembra ascoltare le raccomandazioni della vigilia di Garcia e parte bene. Nei primi 15 minuti, i giallorossi arrivano con facilità davanti al portiere viola Tatarusanu, ma senza fortuna: vanno a vuoto i tentativi di Florenzi, Astori e Ljajic. Si vede anche la Fiorentina, con un lancio in verticale per Badelj svirgolato da un maldestro Skorupski in uscita: il recupero dei centrali romanisti evita conseguenze peggiori per la Roma. Rispetto alle ultime uscite, i giallorossi sembrano stare meglio dal punto di vista fisico: Cole a sinistra si propone con regolarità, bene anche Maicon sulla fascia opposta e il giovane Paredes. Tengono meno il pallone, gli uomini allenati da Garcia, ma quando ripartano si fanno sentire. Al 30′ l’occasione migliore del primo tempo per la squadra di casa: la difesa viola allontana un cross di Maicon dalla destra, la palla arriva sui piedi di Nainggolan che calcia forte di sinistro; Tatarusanu è bravo a respingere senza farsi sorprendere dalla deviazione di Cole. La gara si accende e anche gli animi si scaldano. Scintille tra Totti e Diamanti, dopo un’entrata decisa del giocatore viola: i due non si amano, tre anni fa Diamanti dichiarò «Con dieci milioni l’anno tutti farebbero la bandiera» parlando della carriera del capitano romanista. Il primo tempo non è dei più divertenti, le due squadre sono convalescenti e si vede.
ENTRA IBARBO – La nuova mossa del tecnico francese è Ibarbo, all’esordio, al posto di Totti. È proprio il colombiano a farsi vedere su un lancio in profondità: Savic lo atterra al limite dell’area, i giallorossi protestano, ma l’arbitro Damato lascia correre. La Roma si affida alla rabbia perché di energie non ne ha più: l’unico vero pericolo per la porta viola è un colpo di testa di Astori alto. Per la Fiorentina è facile aspettare e ripartire. E a un minuto dalla fine arriva il raddoppio, sempre con Gomez, che si gira con troppa facilità all’interno dell’area romanista. Finisce 2-0, tra i fischi dell’Olimpico e i giocatori chiamati sotto la Curva Sud. La Roma non riesce a ritrovarsi.