(Corriere dello Sport) – La Roma si qualifica agli ottavi di Europa League. Il 2-1 con cui i giallorossi battono il Feyenoord (1-1 all’andata) allo stadio De Kuip arriva al termine di una partita rocambolesca: tre gol, un’espulsione, una banana gonfiabile diretta a Gervinho e un lancio continuo di oggetti che ha costretto l’arbitro a sospendere per 15 minuti la partita. La squadra di Garcia passa grazie ai gol di Ljajic e Gervinho, ma da salvare c’è solo il risultato finale e il ritorno in campo di Iturbe. Il gioco latita ancora e dietro la difesa balla tantissimo, anche in 11 contro 10. Però l’obiettivo è centrato e la Roma può cercare di sfruttare questo successo per recuperare un po’ di convinzione in vista della super sfida di lunedì contro la Juve.
SBLOCCA LJAJIC – Totti è protagonista del primo quarto d’ora di match. Prima sfiora il gol con un cucchiaio dei suoi, dopo un buon recupero palla di Pjanic. Poi prende il palo su punizione. Una parte del pubblico olandese non brilla per civiltà: si sentono cori razzisti per Gervinho e addirittura arriva in campo una banana gonfiabile. Quando al 46′ Ljajic porta avanti i giallorossi, va ad esultare proprio sotto lo spicchio di stadio colpevole del lancio, insieme con l’ivoriano: a quel punto in campo arrivano oggetti di ogni tipo.
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ROSSO, SOSPENSIONE E GOL – La pioggia insistente che cade sullo stadio De Kuip contribuisce a rendere la partita poco entusiasmante dal punto di vista tecnico. Al 53′ l’arbitro Turpin espelle Te Vrede per un brutto fallo su Manolas. Il pubblico si scatena e di nuovo arriva in campo di tutto: l’arbitro sospende la partita e manda le squadre negli spogliatoi. Al rientro il Feyenoord si ripresenta con Manu al posto di Boulahrouz. E proprio Manu approfitta di una clamorosa disattenzione della difesa giallorossa che permette al nuovo entrato di presentarsi solo davanti a Skorupski: è 1-1. La reazione della Roma è veemente e dopo due minuti si riporta avanti. Torosidis, al secondo assist, pesca a centro area Gervinho che non sbaglia. Nuovo lancio di oggetti: stavolta piovono in campo accendini. A un quarto d’ora dalla fine si rivede Iturbe dopo l’infortunio. Succede poco altro. La Roma può esultare: è agli ottavi.