(A. Pugliese) – «L’ho già detto, siamo malati di pareggite acuta. Ma stavolta questa cosa non fa più ridere». Già, anche perché nelle ultime sette partite di campionato per la Roma di pareggi ne sono arrivati ben 6 (nel mezzo compare il 2-1 strappato a Cagliari), compreso quello di ieri a Verona. «Siamo stati sfortunati: nel primo tempo abbiamo giocato bene, ma alla fine ci siamo ritrovati incredibilmente sull’1-1 — dice Rudi Garcia —. Loro hanno pareggiato con mezza occasione, proprio nel momento in cui Florenzi si è fatto male. Alessandro pensava di farcela, mi ha chiesto di provare e loro hanno fatto gol con un giocatore infortunato. Com’è che si dice in italiano? Manca sempre 1 per far 31».
PENSANDO ALLA JUVE Già, ridendoci su, verrebbe da pensare che a 31 pareggi la Roma non potrà arrivarci mai. A Verona, però, era importante vincere per restare a -7 dalla Juventus. «Ora dobbiamo solo pensare a conservare il secondo posto, quella è l’unica cosa da fare — continua il francese —. Dobbiamo stare zitti e lavorare. E proteggere la posizione, solo così possiamo sperare di poter attaccare ancora il primo». Ieri, tra l’altro, la Roma si è trovata davanti un muro, con il Verona bassissimo a protezione della propria porta.«In questi casi devi trovare le soluzioni con il tiro da fuori o allargando il gioco. Quando giochiamo in velocità possiamo dare fastidio a tutti, ma dobbiamo sfruttare meglio le occasioni che creiamo». Chiusura con i problemi della Roma: quello fisico («Ma non è così, ogni volta che siamo andati sotto siamo stati bravi a recuperare, vuol dire che la squadra fisicamente c’è») e l’inserimento a partita in corso di Doumbia: «Ha bisogno di un gol per sbloccarsi e prendere fiducia. Lasciamogli un po’ di tempo, piano piano recupererà, viene da due mesi in cui non ha quasi giocato ». Ma la Roma può aspettarlo per quanto?