(V. Piccioni) – Claudio Lotito dalla vittoria al fotofinish di Firenze all’attacco dell’«Osservatore Romano». Firmato da una penna storica del giornale della Città del Vaticano, Gaetano Vallini.«Meno male che la palla è rotonda» è il titolo dell’intervento che giudica la grande domenica delle «piccole» in serie A come «la risposta più eloquente alle parole di Claudio Lotito». Per l’«Osservatore» è stata fatta «piazza pulita di un’uscita inopportuna per un consigliere federale». Non viene risparmiato neanche Tavecchio: «Come meravigliarsi se in Italia la presidenza della federazione è affidata a chi prima della sua elezione si era avventurato in dichiarazioni poco commendevoli, doverosamente sanzionate a livello internazionale?». E ancora, «perché sorprendersi se la principale preoccupazione dei dirigenti del calcio è quella dei soldi quando ormai incondizionatamente questo sport nelle mani delle tv e di quanti ne gestiscono i diritti?». Alla fine arriva pure una frecciata a chi cade dalle nuvole: «Se nelle parole in libertà s’intravvedono arroganza e un po’ di spacconaggine, da molte stupite reazioni trapela non poca imbarazzante ipocrisia».
CONTRATTACCO ABODI Dal «fuori» al «dentro» il mondo del calcio. Ieri la prima pagina, assemblea di Lega Pro a parte, se l’è presa Andrea Abodi. Incassato il «cretino» rifilatogli da Loti-to in un’intervista al «Corriere della Sera», Abodi è passato al contrattacco: «Ricordo che la serie B merita rispetto. E un campionato interessante, vivo, improntato alla massima trasparenza. Non si deve ridurre tutto al business, è stato molto brutto quel riferimento a Carpi, Frosinone e C.». Abodi, però, immagina pure un percorso: «Anche la Figc deve fare la sua parte. Lotito ha le deleghe per le riforme che gli sono state date dallo stesso consiglio, ma non ci sono più i presupposti per portarle avanti». Parole che sembrano un forcing su Tavecchio. Condiviso dal d.g. del Carpi, Cristiano Giuntoli, e dal patron del Frosinone, Maurizio Stirpe, interrogati da «Radio Anch’io» su RadioRai.
BASTA PAROLE Torna all’attacco anche Damiano Tommasi: «Il tempo di dissociarsi a parole è passato, per dissociarsi servono i fatti. Della gravità delle dichiarazioni abbiamo già parlato tanto, in questi ultimi giorni si sono dette cose molto gravi dal punto di vista sportivo e se si parla di sport credo che le conseguenze debbano essere altrettanto dure».
I NOSTRI PAPA’ Quella di Maurizio Zamparini non è una rottura ma un significativo distinguo da Lotito: «Le piccole nel nostro calcio sono sempre esistite – spiega a Radio Kiss Kiss – non prenderei spunto dalle dichiarazioni di un presidente su questo argomento, lui voleva parlare di un discorso economico che io non condivido dal punto di vista sportivo, ma credo che non le condivida neanche lui». Si smarca pure Fabrizio Corsi, il presidente dell’Empoli che a Tv 2000, sottolinea che Lotito è una persona «molto intelligente, ma che ha fatto affermazioni orripilanti. Che negano totalmente, in favore degli interessi economici, tutti quei valori che i nostri nonni, i nostri papà, i nostri maestri e professori di vita ci hanno insegnato»