(M. Fontana) Un bivio per il Verona e Andrea Mandorlini, un crocevia per il campionato. L’Hellas aspetta la Roma e, ammette il tecnico, «questo è il momento più difficile da quando sono qui». Un percorso partito dalla Lega Pro, nel novembredel 2010 e, attraverso due promozioni, arrivato alla Serie A. Una salvezza brillantissima, la passata stagione, prima del calo di quest’anno, divenuto preoccupante nelle ultime settimane e culminato con il 5-2 incassato domenica col Genoa. Al ritorno dalla trasferta, 150 tifosi hanno contestato risultati e, ancor di più, l’atteggiamento del Verona: «Ma il confronto è stato civile. Loro erano delusi, noi ancora di più», spiega Mandorlini.
SOSTEGNO «A TERMINE» – Non sono annunciate proteste organizzate oggi al Bentegodi. La Curva Sud ha diffuso un comunicato con cui ha fatto sapere che l’invito è quello a sostenere l’Hellas per tutta la gara. Dopo, si vedrà cosa accadrà, come ha riferito mercoledì il d.g. del Verona Giovanni Gardini: «Parlo per l’oggi, e Mandorlini ha la nostra fiducia. Pensiamo a giocare con la Roma, poi valuteremo», le sue parole. Insomma, fuor di metafora, urgono riscontri favorevoli per puntellare una panchina che si è fatta traballante. I nomi che circolano con più frequenza come eventuali sostituti sono Reja, Guidolin e Cosmi. Ha manifestato la propria disponibilità Delneri, e c’è pure l’ipotesi della soluzione interna, con l’assegnazione della prima squadra a Massimo Pavanel, allenatore della Primavera giunta seconda al Viareggio. Per ora il timone lo tiene stretto Mandorlini, che non si fa suggestionare dalla crisi della Roma: «Resta una grande squadra, con campioni che possono sempre sopperire a una condizione che, adesso, è poco felice».