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GAZZETTA.IT Roma rinata nella battaglia. Gervinho! Ciao Feyenoord

Esultanza
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(A.Pugliese) – Tra banane gonfiabili, bottigliette addosso ad un guardalinee e oggetti vari in campo, la Roma espugna il De Kuip, torna alla vittoria e si guadagna l’accesso agli ottavi di Europa League. Non era facile, soprattutto per l’ambiente in cui si è giocato, caldissimo ed al limite del lecito. E gli episodi, appunto, non sono mancati, uno su tutti: la banana gonfiabile lanciata a Gervinho, con il rischio squalifica del campo del Feyenoord in competizioni europee per episodi razzisti.

TRA GOL E RAZZISMO — L’atmosfera è elettrizzante, il De Kuip è sold out e ribolle di tifo. Rutten deve rinunciare agli squalificati Immers e Wilkshire e disegna un 4-2-3-1 in cui Toornstra giostra alle spalle di Kazim Richards e Karsdorp è più alto rispetto all’andata. Garcia, a sorpresa, lascia invece fuori Nainggolan ed in mezzo lancia Keita con De Rossi. La Roma deve segnare ed allora i giallorossi alzano il pressing subito, anche perché tra gli olandesi i palleggiatori non è che eccellano. E tutte le azioni migliori capitano o nascono dai piedi di Totti: prima un dolce pallonetto di poco fuori (15′), poi una punizione che scheggia il palo esterno (18′) ed infine un tacco in corsa che manda dentro Ljajic (32′), che però scivola nel momento decisivo. Già, perché piove ed il campo è insidioso, cosa che rende ancora più strana l’esclusione di Nainggolan. Dall’altra parte il Feyenoord non ha interesse a lasciare campo e cerca di gestire la partita il più possibile: Clasie non trova mai la verticalità, Vilenha non spinge e Kazim Richards deve arrendersi dopo 30′ per un problema muscolare. Poi al 37′ tripla occasione per la Roma, con Keita che sbaglia di testa da buona posizione, Vermeer che para su Pjanic ed il tiro di Totti deviato in angolo. Un minuto dopo brutto episodio razzista, con una banana di plastica lanciata verso Gervinho dai tifosi del Feyenoord. Poi succede invece che Torosidis pennella un cross perfetto per Ljajic, che in corsa di sinistro insacca di piatto dalla parte opposta. Ed allora la festa giallorossa è proprio lì, da dove è partita la banana per l’ivoriano.

A INTERMITTENZA — La ripresa cambia ovviamente volto, anche se poi è ancora la Roma a giocare e sfiorare il 2-0 con un assist di Gervinho su cui Pjanic non arriva. Poi all’8 Turpin punisce con il rosso un’entrata dura di Te Vrede su Manolas e succede di tutto. I tifosi del Feyenoord lanciano in campo di tutti, Turpin così decide di sospendere la partita, anche perché una bottiglia di plastica colpisce il guardalinee Cano. Sono passati 8’28, l’Uefa si riunisce nella pancia del De Kuip. Dopo circa un quarto d’ora si riprende, con la minaccia dell’interruzione dietro l’angolo. Neanche il tempo di riniziare che il Feyenoord però pareggia: palla folle di Manolas su Keita, anticipo secco, il pallone che schizza su Manu (appena entrato) che va via centralmente e brucia Skorupski in uscita. Poi però la Roma ripassa (13′), grazie ad un altro assist d’oro di Torosidis che Gervinho capitalizza di piatto alle spalle di Vermeer. Continua a piovere roba in campo, la partita resta in bilico. Manu impegna ancora Skorupski (19′), Ljajic spreca una buona ripartenza, poi Garcia si gioca le carte di riserva, Nainggolan e Iturbe. Poi il Feyenoord prova a spingere nel finale, soprattutto sull’onda della rabbia. Ma finisce così, con la Roma agli ottavi.

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