(M. Tenerani) «Proprio la Roma tra tutte…». Con questo tweet il presidente del Consiglio Renzi, grande tifoso viola, ha commentato il sorteggio di Europa League. La sfida tra le capitali (Firenze sta festeggiando in queste settimane i 150 anni dalla proclamazione) continua inesorabilmente ad alimentarsi. Dopo tre incroci stagionali – due in campionato, con trionfo giallorosso all’Olimpico e pari al ritorno al Franchi, e un confronto a Roma in cui i viola hanno eliminato dalla Coppa Italia la squadra di Garcia – se ne celebreranno altri due tra il 12 e il 19 marzo. Stavolta sarà derby italiano in Europa. L’urna di Nyon, al sorteggio per gli ottavi di Europa League, ha presentato il conto peggiore che Roma e Fiorentina potessero aspettarsi. Una delle due saluterà il torneo e a farne le spese sarà anche il fragile ranking Uefa dell’Italia continentale. Roma e Fiorentina, la sfida infinita.
UN ESERCITO DI EX – Ottanta minuti di treno di distanza e una vicinanza data dai tanti ex “violagiallorossi”. Montella (e gran parte del suo staff), Pizarro, Aquilani, Pradè, il dottor Pengue e il capo ufficia stampa Elena Turra sulla riva dell’Arno, Adem Ljajic sulla sponda del Tevere. In passato, stando ai più famosi, Batistuta e De Sisti che si scambiarono gli scudetti.
L’argentino dopo 9 anni in viola contribuì concretamente alla vittoria del terzo tricolore romanista, mentre “Picchio” – uno degli eroi di Italia-Germania 4-3 a Messico ’70 – aprì e chiuse la carriera nella Capitale, ma vinse il secondo e per adesso ultimo scudetto viola, correva l’anno 1969. E non dimentichiamo Roberto Pruzzo, idolo dei giallorossi, finito al termine della carriera a Firenze, stagione ’88/’89: un solo gol all’attivo coi viola, ma pesantissimo. Segnato proprio alla Roma nello spareggio di Perugia, valido per assegnare il posto Uefa: cross di Baggio e testa di Pruzzo, roba d’autore. Montella c’è rimasto male, da Nyon si aspettava di meglio: «Siamo stati sfortunati, abbiamo pescato una squadra molto forte…».
Ma l’Aeroplanino, che a Roma ha trascorso pagine leggendarie della sua carriera di bomber (un altro scudettato del 2001) – grande amico di Totti, spesso trascorrono le vacanze assieme – ormai c’è abituato: un anno fa, negli ottavi di Europa League, si scontrò con la Juve di Conte e a uscire fu la Fiorentina. Ma anche nei sedicesimi i viola hanno avuto l’ostacolo piu grande da superare, il Tottenham, miglior squadra della competizione come ranking e quindicesimo al mondo per fatturato. Eppure Montella i suoi uomini hanno realizzato l’impresa, eliminando gli Spurs più che favoriti. Firenze sogna altre meravigliose notti europee. La Roma è avvisata.