(L. Bogliolo) – Uno scenario surreale: piazza di Spagna invasa fin dalla mattina dai supporter del Feyenoord arrivati dall’Olanda per assistere al match di Europa League contro la Roma. Cori, fiumi di birra, bottiglie lanciate in aria, muri del “salotto” della Capitale trasformati in orinatoi, fumogeni e bombe carta: un petardo esplode nella fontana berniniana della Barcaccia, appena finita di restaurare. Che viene subito danneggiata. Sulla serranda di Moncler all’angolo di via dei Condotti campeggiano le sciarpe del team di Rotterdam, le bandiere bianche e rosse del Feyenoord vengono issate sulla porta della casa che fu del poeta romantico inglese John Keats. Prada abbassa le saracinesche, uno dopo l’altro i negozi chiudono. I poliziotti sono schierati in un cordone ai piedi della scalinata più celebre d’Italia per impedire a chiunque di salire. Altri stanno sotto la Colonna dell’Immacolata. Davanti ai loro occhi si consumano i primi segni della devastazione, sotto gli sguardi allibiti e impauriti dei turisti. Gli olandesi nel pomeriggio sono in cinquemila e si sentono padroni della piazza. E se la birra manca, arrivano i venditori abusivi a rifornirli. Passa di lì l’ex sindaco Gianni Alemanno: «Non dovrebbero permettere tutto ciò». Ore di tensione fino alle 16,15 quando scoppia la guerriglia.
LO SCEMPIO Per i tifosi è ora di cominciare ad avviarsi verso Villa Borghese, dove li attendono i bus navetta per raggiungere lo stadio. Nella “ritirata” i gruppi più violenti lanciano di tutto verso gli agenti in tenuta antisommossa che nel frattempo avanzano: è una pioggia di bottiglie che vanno a infrangersi sugli scudi alzati, fumogeni, altre bombe carta. Un migliaio di facinorosi pretende di arrivare all’Olimpico in corteo, attraversando il centro storico. Ma la polizia nega il permesso. E quando i tifosi vengono invitati a prendere via di San Sebastianello, la stretta salita che sale al Pincio e porta ai giardini di Villa Borghese, ecco la prima carica di alleggerimento. Alcuni olandesi restano a terra e vengono bloccati. Una bomba carta esplode in mezzo agli uomini del Reparto Mobile di Firenze, uno di loro, viene colpito e cade a terra, ferito a un orecchio e a una gamba. I colleghi lo trascinano indietro, al riparo, è sotto choc. Nel frattempo i tifosi raggiungono piazzale delle Canestre a Villa Borghese, non prima di avere scaraventato in strada file di motorini, spaccato i vetri delle auto, sull’asfalto resta un tappeto di vetri e sangue. Anche qui c’è tensione con gli agenti. Sedici i feriti tra poliziotti e carabinierii, di cui 3 investiti dallo scoppio di grossi petardi, 5 i tifosi contusi, altrettanti i supporter arrestati che si sommano ai 23 finiti in manette nella notte precedente durante gli scontri a Campo de’ Fiori. Tra questi vi sarebbero tifosi già segnalati alle autorità olandesi. Nell’acqua della Barcaccia i pezzi di marmo bianco staccati dal candelabro superiore, scheggiato. Per il sindaco Ignazio Marino «uno schiaffo alla città» e parla di «falle nella sicurezza» prendendosela con il prefetto.
IL PREMIER Matteo Renzi, ospite di Virus (Raidue), bolla lo scempio di Roma come «segno di barbarie e di inciviltà». «Noi – ha detto – non andiamo all’estero a distruggere le città. Ho apprezzato le parole dell’ambasciatore olandese, un po’ meno quelle della società del Feyenoord; l’unico comunicato stampa che può fare il Feyenoord ha cinque lettere: scusa e senza difendere questi barbari. Puniremo con durezza i responsabili». Quindi ringrazia le forze dell’ordine: «Noi abbiamo messo 1.300 persone in campo, se un 18enne ha bisogno di sfogare la sua rabbia resti a casa sua». Poi anticipa una «verifica su come sono andate le cose e per capire se ci sono stati degli errori da parte nostra, fermo restando che è del tutto evidente che la responsabilità è di questi barbari e non dei poliziotti». L’associazione dei commercianti di Piazza di Spagna sta valutando una class action contro il Comune. «Mai vista una cosa simile – tuona il vicepresidente Chiara Bedini – stiamo inviando email ai nostri iscritti per capire i danni che hanno subito, le ore di lavoro perse, dobbiamo essere risarciti». Ma la serata degli olandesi a Roma è lunga. Al termine del match la polizia fa sfollare dapprima la tifoseria giallorossa, solo dopo le 22 i supporter olandesi lasciano l’Olimpico scortati sui pullman alla stazione Termini, da dove con i treni arriveranno anche a Fiumicino. Qui l’intero terminal T2 è stato a loro riservato: in 800 partiranno in nottata su 4 voli charter, altri 300 stamani con due voli di linea. Indagini su possibili infiltrazioni di tifosi italiani tra gli hooligan olandesi non hanno trovato conferma.