(R.Dimito) – Goldman Sachs si sostituisce a Francesco Totti e segna un gol decisivo per i colori giallorossi: un prestito obbligazionario a lungo termine da 200 milioni (bond nel linguaggio finanziario). Liquidità che potrà essere impiegata anche per sostenere i progetti futuri. Dopo aver calciato un rigore fondamentale per conto dell’Inter, nell’inverno dello scorso anno (finanziamento a sette anni da 250 milioni), adesso la banca d’affari americana, una delle più blasonate del mondo, sta costruendo una manovra finanziaria per sostenere il rilancio della As Roma. E l’operazione è fotocopia di quella neroazzurra, in quanto a struttura finanziaria e societaria. Goldman, che anche in Italia segue tutte le più importanti operazioni sul mercato (per esempio ha affiancato Sergio Marchionne nella nascita di Fca, per citare una delle più significative) sta mettendo in piedi un bond da 200 milioni. Nel prestito potrebbe essere coinvolto Unicredit, uscito ad agosto scorso dal capitale di Neep, la holding di controllo della società calcistica. L’istituto milanese di piazza Gae Aulenti ha fatto parte del pool di istituti del prestito accordato all’Inter. Ieri ci sarebbe stata una conference call che avrebbe fatto avanzare il piano.
LE TECNICALITÀ
I soldi dell’operazione giallorossa serviranno, in parte a rifinanziare i debiti esistenti (131 milioni verso i veicoli di James Pallotta) e, in parte, a fornire alla società del presidente-patron le risorse per l’attività corrente ma anche per partecipare al progetto stadio, un’opera importante per la squadra, se non si trasformasse in una speculazione. Il prestito è ancora in cantiere, ma obiettivo di Pallotta e dell’ad Italo Zanzi sarebbe di chiudere nel giro di pochissimo tempo. A giorni, salvo sorprese, potrebbero essere chiari i termini: ammontare, durata, tasso e modalità. C’è da sottolineare che il prestito obbligazionario viene venduto a investitori internazionali: per lo più grandi fondi esteri che investono liquidità in cambio di un ritorno interessante in termini di tasso di interesse. Per una banca delle dimensioni e importanza di Goldman è quasi un gioco da ragazzi trovare compratori disposti a mettere soldi.
D’altro canto il colosso bancario americano si è avvicinato al gruppo calcistico la scorsa estate, assieme a Starwood in concomitanza con il rimpasto azionario che ha fatto uscire di scena definitivamente Unicredit, l’istituto che è stato prezioso per il mantenimento in vita della società, traghettandola dall’era Sensi (luglio 2010) a quella della cordata DiBenedetto-Pallotta (aprile 2011). Il bond comunque sarà inferiore al prestito obbligazionario lanciato dall’Inter e che sembra debba essere rifinanziato a breve. Come nella struttura predisposta per il club milanese di proprietà di Erick Thohir, il piano giallorosso prevede la nascita di una newco. Nella nuova società creata ad hoc, la As Roma potrebbe trasferire il marchio e i proventi dei diritti televisivi. E questa newco, di proprietà della società giallorossa emetterebbe il prestito obbligazionario i cui proventi verrebbero girati alla controllante.
La tecnicalità societaria serve come garanzia da dare a Goldman Sachs e alle altre banche (potrebbero intervenire un altro paio di istituti Usa) in cambio dell’accollo del rischio per la sottoscrizione del prestito che potrebbe avere una durata compresa tra 5-7 anni. Il bond inoltre potrebbe essere senior, cioè avere una priorità nel rimborso rispetto agli altri debiti dell’emittente, la newco di proprietà del club. Il coinvolgimento dei diritti tv nella newco potrebbe essere utile per canalizzare risorse sicure.