(U. Trani) – Garcia, per la prima volta, vince all’estero con la Roma. In 8 partite delle coppe europee (contando le 6 di Champions) è il secondo successo del francese. Lontanissimo dal primo, quello del 17 settembre in Champions contro il Cska Mosca all’Olimpico, ma pesantissimo. Perché vale la qualficazione agli ottavi di Europa League. I giallorossi, essendo passate anche le altre quattro italiane, si preparano a restare sul nostro territorio, per un incrocio che manca dalla finale di Coppa Uefa del 1991 (persa nella doppia sfida contro l’Inter). «Aspettiamo il sorteggio» sospira Garcia. «Intanto godiamoci quest’impresa, però». Alle 13 a Nyon conoscerà i prossimi rivali.
SVOLTA BUONA – La Roma è uscita alla scoperto. Garcia si augura che questa di Rotterdam sia la virata decisiva. Lo scontro diretto di lunedì sera contro la Juve chiarirà tutto: «Vediamo come va a finire. Adesso c’è da concentrarci di nuovo sul campionato, ma sono soddisfatto dell’atteggiamento dei ragazzi. Sul piano di gioco abbiamo deciso di fare un pressing molto alto, potevamo segnare anche prima del gol di Ljajic. La sosta nello spogliatoio, per la sospensione, ci ha penalizzato. Ma non si poteva fare altrimenti: anche noi abbiamo ricevuto troppe cose dalla tribuna. E potevamo aprire un negozio. Comunque abbiamo vinto contro una buona squadra. E senza lasciarle niente». Il francese prende tempo. Nel senso che non vuole dedicare troppo spazio alla sfida contro i campioni d’Italia: «Non è il momento ora di parlarne, ci sarà una gara da vincere contro un’ottima Juve, oggi era difficile vincere qui e l’abbiamo fatto trovando il nostro gioco. I ragazzi hanno dato tutto come sempre. Ho visto un’intensità che mi è piaciuta tanto».
SBANDATA IMPROVVISA – Il gol di Manu, preso dalla Roma in superiorità numerica, conferma che dietro la linea è ancora fragile. Garcia torna all’interruzione. «E’ vero che in undici contro dieci abbiamo rischiato di più. Ma solo perché abbiamo pagato quei quindici minuti di sospensione. Loro hanno subito pareggiato, ma siamo stati bravi ad attaccare per trovare in fretta il secondo gol, chiudendo il discorso presto e meritatamente». Il francese, raggiante per la qualficazione, avvisa il suo gruppo: «Ora dobbiamo trovare continuità. Mi riferisco ai risultati». E’ proprio soddisfatto, e pur evidenziando l’aspetto positivo della serata, non dimentica quello negativo: «Sono arrivate anche brutte notizie perché il calcio deve essere sempre una festa. Questo non mi piace. E mi ha dato fastidio come stati trattati i nostri tifosi».
DEDICA SPECIALE – «Il gol è per i giocatori di colore, a tutti quei calciatori che si sono sentiti offesi per il gesto della banana». Dolo l’esultanza, la dedica. Ljajic guarda avanti: «Meritavamo già all’andata. Giusta la qualificazione, vogliamo arrivare in fondo. Ora però pensiamo solo alla Juve».
Fonte: Il Messaggero