Torna la rubrica di GazzettaGialloRossa.it “IL MIGLIORE E IL PEGGIORE“. Offriremo un’analisi delle prestazioni del calciatore che ha maggiormente brillato e di quello che, invece, ha convinto meno nelle gare della As Roma.
Anche se con una prestazione non di certo impeccabile, la Roma porta a casa una vittoria fondamentale contro il Feyenoord che qualifica la rosa giallorossa agli ottavi di Europa League. Ancora tanti gli errori tecnici, tattici e soprattutto una condizione fisica alquanto preoccupante contro gli olandesi, ma quello che contava era la vittoria in un campo caotico come quello del De Kuip. E cosi è stato. Bene Ljajic, Gervinho, Torosidis e lo sfortunato Totti vicino a due reti nel primo tempo. Nel pomeriggio la Roma tornerà nella capitale ma non avrà il tempo di festeggiare, perché lunedì sera ci sarà il big match contro la Juve. Roma chiamata alla prova d’orgoglio.
IL MIGLIORE: Vasilis Torosidis
Sette giorni fa il ritorno in campo dopo un periodo di infortunio con una gran prestazione all’Olimpico contro il Feyenoord. Quattro giorni fa chiamato agli straordinari contro il Verona dopo l’infortunio di Florenzi. Ieri sera altra partita da titolare. Nonostante venga chiamato in causa più del dovuto, Vasilis Torosidis dimostra di poter dire ancora la sua in una stagione dove è stato spesso criticato per prestazioni non alla sua altezza. In una delle partite più importanti della stagione, il greco macina chilometri in un campo molto delicato e colleziona due assist decisivi per le reti che lanciano la Roma agli ottavi di finale dell’Europa League. Nel primo tempo serve Ljajic con un arcobaleno perfetto, nella seconda frazione serve un pallone da non sbagliare anche per un giocatore impreciso come Gervinho. Nel mezzo tanta corsa e tanta grinta. Dicono che i tori quando vedono il rosso si scatenano. Questo Toro ha visto il rosso-bianco…
IL PEGGIORE: Yanga-Mbiwa
Passano 40 secondi dal fischio d’inizio, primo attacco del Feyenoord e Mapou spazza un pallone in fallo laterale. Si ripeterà all’infinito per tutta la gara, non reggendo forse la pressione di uno stadio in disordine con i tifosi incattiviti a due metri. Nella prima frazione lotta come un leone contro Kazim-Richards, fino a quando il turco non viene colpito dalla maledizione lanciatagli da Mapou. Nella seconda frazione si fa spesso bruciare dalla velocità (se così si può chiamare) di Manu ed è da rivedere la sua posizione nell’occasione del gol del centrocampista olandese: assieme a De Rossi serve un tappeto rosso al giocatore di casa che sigla il pareggio in solitaria. Tante le palle sbagliate da parte del francese che non riesce mai a gestire il pallone senza gettarlo in avanti ad occhi chiusi. Tante anche le svirgolate o gli interventi a vuoto.
Leonardo Esposito (Twitter @Lnrd_Spst)