(U. Trani) CAGLIARI Finalmente la Roma. Garcia, proprio nel pomeriggio in cui è senza attaccanti e con 12 giocatori in meno, ritrova il successo e il gioco. Il digiuno, durato poco più di un mese, finisce in Sardegna con il 2 a 1 contro il Cagliari. La sesta vittoria esterna permette ai giallorossi di restare in corsa per lo scudetto e di difendere il secondo posto: la Juve è sempre a più 7, il Napoli rimane a meno 4. La classifica, a 16 giornate dal traguardo, resta identica al vertice.
SPIRITO RITROVATO
L’atteggiamento della Roma è da squadra. Funziona il sistema di gioco, il 4-2-3-1 offensivo con Totti, in campo debilitato per l’influenza, piazzato qualche metro più avanti di Ljajic, Pjanic e Verde. Il diciottenne della Primavera di Alberto De Rossi parte per la prima volta titolare e sarà il migliore. Suoi gli assist per reti di Ljajic, 8° centro in campionato e 4° fuori casa, e Paredes, 1° gol in A e 15° marcatore della stagione.
EQUILIBRIO E PERSONALITA’
La Roma, con Keita luicido in regia, ha il controllo assoluto della partita nel primo tempo che chiude, dopo quattro partite consecutive in cui era arrivata sotto all’intervallo, in vantaggio. E’ la svolta. Anche se poi nella ripresa lascia l’iniziativa al Cagliari, difendendosi con il 4-1-4-1. De Sanctis è bravo a chiudere sul diagonale di Cop che poi spreca in solitudine la palla del pari. I giallorossi, però, non sbandano come in passato. Solidi e attenti, rischiano pochissimo. Debutta da centravanti anche il diciottenne paraguaiano Sanabria, dentro per Totti, sfinito e fiacco, dopo un’ora. In attesa di Doumbia e Gervinho, merita la chance che gli concede Garcia: in A, prima di giocare al Saant’Elia, solo 2 presenze con il Sassuolo. In campo si con il carattere di chi vuol diventare grande in fretta. Ma il protagonista rimane Verde che, nel fisico e nella velocità, ricorda Iturbe. E anche per il sinistro fatato. Nel primo tempo la palombella per Ljajic, nel secondo il cross per Paredes. Due gol che sono pure suoi. Il Cagliari fa centro solo a fine recupero: Mpoku, esordiente pure lui, segna di testa su distrazione di Holebas. Il successo, però, è già in cassaforte. Prezioso e meritato.