(F. Ferrazza) E’ a Cagliari che domani la Roma dovrà provare a ritrovarsi. E lo farà aggrappandosi a uno dei (pochi) uomini in forma, soprattutto dal punto di vista fisico. Radja Nainggolan, nella città che gli ha dato l’opportunità di arrivare in serie A, è atteso come il giocatore decisivo, quello con la grinta al servizio dei compagni, uno che ci prova sempre, anche con i tiri dalla distanza, ma spesso costretto a combattere con i mulini a vento.
«Ma sono convinto che presto vinceremo qualche titolo con questa squadra magnifica, e credo ci sia ancora la possibilità di farlo quest’anno», ripeteva il centrocampista due giorni fa, a margine della consegna del premio “Csr d’or” quale miglior giocatore del 2014. Nainggolan non molla e proprio sulla sua determinazione punta Garcia, che avrà a disposizione per il centrocampo solo lui, Keita e Paredes (Pjanic verrà spostato in avanti per la mancanza di attaccanti), in pratica i tre che si stanno salvando dal semi — naufragio romanista.
Tra l’altro il Cagliari è la squadra con la quale Sabatini sta trattando il riscatto della seconda metà di Radja. «Ne stiamo parlando — ammette il diesse dei sardi, Marroccu — penso che troveremo un accordo. I rapporti con la Roma sono ottimi e ho fiducia che l’operazione farà contenti tutti. I riscatti di Astori e Ibarbo, invece, sono operazioni distinte». Vero, ma è inevitabile che in questi giorni le due società abbiano parlato di tutti e tre i giocatori.
In tutto questo Garcia, in piena emergenza infortuni, avrà a disposizione una panchina piena di giovani, compresi Ucan, Verde e Sanabria. In campionato i giallorossi non vincono dalla trasferta del 6 gennaio a Udine (0-1). È passato un mese, troppo per una squadra che rischia di scivolare ulteriormente in basso se domani non riuscirà a conquistare i tre punti.