(F. Ferrazza) – Tutto in cinque giorni, o quasi. La Roma di Garcia si gioca buona parte della sua stagione tra giovedì e lunedì prossimo, tra il Feyenoord e la Juventus. Un bivio che mette pressione a tecnico e giocatori, costretti a salvare annata e faccia in una fase in cui niente riesce come si vorrebbe. Così anche l’ennesimo infortunio deve esser assorbito il più velocemente possibile: Florenzi sarà costretto a saltare la trasferta di Rotterdam per un “Trauma distorsivo alla caviglia sinistra, con interessamento capsulo- legamentoso di lieve entità”, rimediato a Verona. A Trigoria vorrebbero provare a rimetterlo in piedi quantomeno per la Juve, anche se fosse in grado di andare solamente in panchina.
Una fretta figlia dell’emergenza, vista l’indisponibilità di Maicon (alle prese con i soliti problemi al ginocchio) e quindi della presenza del solo Torosidis come terzino destro. Troppo importanti questi giorni per non chiedere a tutti uno sforzo in più, per non mollare le seppur esili possibilità di risollevare la stagione. Tra Europa League e campionato, in pratica, passerà quello che rischia di essere l’ultimo treno, l’ultima chance di proseguire il cammino internazionale e di affrontare i bianconeri fino alla fine del campionato a una distanza non siderale. Garcia sa di giocarsi tanto in questi cinque giorni e spera di recuperare qualche elemento della rosa per avere maggiori scelte. Su tutti Iturbe, che ha cominciato a svolgere lavoro differenziato e potrebbe tornare a disposizione proprio per la sfida con la Juventus.
Pallotta sarà nella capitale in questo fine settimana, e avrà modo di parlare con il tecnico e con la squadra che capire da vicino i perché di questa involuzione romanista. E da martedì comincerà a tirare le prime conclusioni, per un processo interno destinato ad essere rinviato a fine maggio, quando si valuterà il destino del tecnico e quello del mercato.