(M.Pinci) – Non perde, ma non vince. Non vince più, soprattutto all’Olimpico, dove fino a 3 mesi fa aveva costruito la sua fortuna. La Roma in crisi manda di traverso anche il 51esimo compleanno a Rudi Garcia (auguri): il pareggio contro il Feyenoord, settimo nelle ultime 11 partite, è l’ultima tessera al mosaico che ritrae una squadra divenuta incapace di vincere, nonostante il vantaggio iniziale, in un match da dentro o fuori per l’Europa, forse l’ultima porta per sperare di festeggiare un trofeo come a inizio stagione aveva chiesto l’allenatore francese. L’ultimo successo all’Olimpico in campionato è vecchio di 82 giorni, Roma-Inter 4-2 del 30 novembre scorso (in mezzo unica vittoria il 2-1, ma ai supplementari, con l’Empoli). La prossima che ospiterà lo stadio romano sarà Roma-Juve: non certo l’occasione migliore per provare a infrangere un tabù tanto consolidato.
GARCIA: “COMPATTI PER VINCERE” – Prima il brindisi nell’ufficio del ds Sabatini, poi quello con la squadra e lo staff tecnico. Rudi Garcia, approfittando del proprio compleanno, cerca di riportare un pò di serenità nella Roma. Il tecnico francese, dopo aver riunito tutti nello spogliatoio di Trigoria – giocatori e collaboratori – ha caricato il gruppo cercando di compattarlo con un breve discorso nel quale ha sottolineato che “è con una squadra così grande che si costruiscono le grandi vittorie”.
SABATINI: “CI RITROVEREMO, MI ASSUMO RESPONSABILITA’ MERCATO” – “E’ innegabile che la squadra adesso viva una sorta di frustrazione tecnica ma col Feyenoord ho rivisto barlumi della Roma passata”. Così Walter Sabatini, intervenuto ai microfoni di ‘Radio Radio’, analizza il momento giallorosso. Sulla ricetta per riportare la formazione di Garcia al gioco e ai risultati della scorsa stagione Sabatini spiega: “Quando le squadre vanno in difficoltà trovare le cause reali è sempre molto difficile. L’altro giorno sono stato nello spogliatoio e il modo di guardare dei calciatori è sempre lo stesso. C’è una condizione di forma precaria ma le partite le teniamo sempre, non abbiamo mai rotto gli argini. L’allenatore è lo stesso grande allenatore dello scorso anno e quindi ci ritroveremo. Alcune scelte che io stesso ho fatto potrebbero essere discutibili”. Parlando del mercato Sabatini ha aggiunto: “Ho fatto delle scelte a gennaio che confermerei: abbiamo preso Ibarbo e Doumbia che in assoluto sono molto forti ma magari ho sbagliato i tempi e i modi perché il primo era in via di guarigione e il secondo era in Coppa d’Africa. Questa squadra con un po’ di fortuna tecnica sarebbe sicuramente un’altra squadra. Il campo comunque rivelerà il reale valore dei nuovi acquisti. Il Doumbia di ieri sera se fosse stato il Doumbia di quaranta giorni fa avrebbe fatto due gol”.