ROTTERDAM – “Io sul campo mi diverto ma le immagini all’esterno sono bruttissime per tutti. Per me dovrebbero fare come in Grecia e prendere dei seri provvedimenti, multare o fermare le società di questi tifosi che fanno questi casini. Diventerebbe tutto più semplice ma in Italia non succederà mai una cosa del genere”. Così Francesco Totti, alla vigilia di Feyenoord-Roma, in merito ai danni provocati dai tifosi olandesi la scorsa settimana nella Capitale e alla decisione presa in Grecia di sospendere tutti i campionati alla luce della recente escalation di violenza.
“BATTEREMO IL FEYENOORD” – Ma a Rotterdam la Roma va per prendersi vittoria e qualificazione. Totti, seduto accanto a Garcia, ha liquidato così l’arrabbiatura per la sostituzione del “Bentegodi“: “In quel momento mi sentivo un po’ Toni e volevo fare gol di testa su calcio d’angolo e poi sarei uscito. Ma nessun problema, nessun caso”. Il capitano giallorosso conferma che quella col Feyenoord “potrebbe essere una svolta della stagione. Vincendo passeremmo il turno, acquisiremmo fiducia nei nostri mezzi e affronteremmo la Juve in maniera diversa. Potrebbe cambiare la stagione. Un giocatore, quando vince, acquista fiducia, voglia di dimostrare ancora di piu’. La partita di domani può condizionare tutto l’anno. Se dovessi scegliere tra domani e lunedì quale partita vorrei vincere? Battere il Feyenoord. L’ultima volta che ho perso qui abbiamo vinto lo scudetto? Allora perdiamo domani ma dovete scriverlo col sangue… Ma se vinco domani, vinco pure lunedi’. Anzi, il ‘se’ non mi piace. Domani vinciamo”.
“DI ROTTERDAM NON HO UN BEL RICORDO” – A Rotterdam ha allenato Boskov (“una grande persona e un grande tecnico, mi ha fatto esordire in serie A, è stata una persona importante che ha contribuito a questa bellissima carriera che ho fatto, lo ringrazierò sempre”) ma a Rotterdam, nel 2000, ha perso la finale degli Europei con l’Italia. “Purtroppo non è stata una bellissima giornata anche se giocare la finale di un Europeo fa sempre piacere. Sono passati tantissimi anni, ho giocato tantissime partite, sono competizioni che restano nella storia, speriamo che domani possa uscire un risultato ben diverso”. Da allora ad oggi “ci sono stati alti e bassi, ne ho viste tante in 15 anni e quando sono trascorsi 15 anni significa che stai per finire la carriera e cerchi allora di ricordare tutte le cose positive. Spero di passare questi ultimi due anni nel migliore dei modi”.
“SE GIOCO E’ PERCHE’ LO MERITO” – Totti, poi, si toglie un sassolino dalla scarpa. “Gira la voce che finché ci sono io non ci sarà un altro centravanti. Arrivasse un altro Batistuta, volentieri. Le scelte dipendono dal mister, non da me. Io mi alleno al 100% durante la settimana per mettere in difficoltà il mister, se il mister mi fa giocare significa che me lo merito. La verità è questa”.
GARCIA: “SERVE UN PIZZICO DI FOLLIA E PRENDERSI E DEI RISCHIO”– Battere il Feyenoord, passare il turno in Europa League e trovare la spinta giusta per affrontare lunedì la Juventus. La Roma si gioca tutto in pochi giorni e domani a Rotterdam potrebbe arrivare la svolta. “C’è grande voglia di qualificarci – sottolinea Rudi Garcia – Sappiamo che dobbiamo segnare per qualificarci. Il Feyenoord è una squadra che ha qualità tecnica ma abbiamo avuto abbastanza occasioni all’andata per sapere che abbiamo le qualità per passare. Servirà la stessa voglia dell’andata, che gli episodi non siano sfavorevoli ed essere più efficaci in attacco. Domani sarà una partita totalmente diversa, è una gara secca ma sono tranquillo: la voglia è la base per fare un buon risultato e la voglia i giocatori ce l’hanno sempre. Serve un pizzico di follia? Può essere, se una squadra vuole vincere deve prendere dei rischi”.
“DOBBIAMO ESSERE PIU’ EFFICACI SOTTO PORTA” – A Verona si sono visti timidi segnali di ripresa, soprattutto dal punto di vista del possesso palla. “Un possesso palla deve portare alle occasioni da gol e le occasioni da gol a segnare – continua il tecnico francese -. A Verona era possibile essere più efficaci sotto porta. Anche se poi i nostri avversari hanno pareggiato costruendo una sola vera occasione da gol in tutta la partita, nel secondo tempo. Ma il calcio è cosi’, quando abbiamo delle occasioni dobbiamo segnare, se abbiamo le opportunita’, bisogna colpire al momento giusto. Nelle ultime settimane pareggiamo troppo, non perdiamo ma non vinciamo quasi mai. Le vittorie sul campo danno il modo di dimostrare il lavoro che fanno ogni giorno i ragazzi, l’atteggiamento deve essere quello di lavorare di più e vincere sul campo”. Ancora in dubbio Florenzi e Iturbe: “Aspettiamo l’ultimo allenamento, poi giudicheremo se sono a posto o no”.
Fonte: Repubblica.it