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ROMARCORD 11 novembre 2000: Roma, che forza! Poker al Bentegodi e testa della classifica

Rubrica Romarcord
Rubrica Romarcord

Torna quest’oggi la rubrica a firma Gazzettagiallorossa.it sugli amarcord e i precedenti di campionato della Roma. Oggi riproponiamo una sfida indimenticabile vinta dai capitolini al Bentegodi di Verona contro la formazione scaligera, in un’annata davvero unica per i colori giallorossi.

11 novembre 2000 – La Roma è forte, fortissima, sulla carta una corazzata al cospetto di un Verona che naviga a fatica tra i bassifondi della Serie A nonostante i tanti giovani interessanti presenti in rosa. La squadra di Fabio Capello ha bisogno di tre punti convincenti dopo il successo di misura e stentato contro la Reggina, anche se il terreno del Bentegodi è storicamente poco favorevole. Totti-Batistuta-Delvecchio è l’artiglieria pesante offensiva utilizzata per far fuori le resistenze degli uomini di Perotti, guidati dal tandem tutto qualità e tecnica Mutu-Gilardino.

Oddo spaventa, ma ci pensano i ‘big’ – La partenza del match, come capitato anche qualche settimana prima nella trasferta di Brescia, è con il freno a mano tirato per i giallorossi, sterili in attacco e disattenti in difesa. Il buco lasciato da Zago sulla sinistra viene scoperto da Gilardino, che lanciato in profondità punta Antonioli e lo supera. Contatto tra i due e rigore sacrosanto per i padroni di casa. Dal dischetto non sbaglia Massimo Oddo, futuro capitano della Lazio, per l’1-0 che illude il Verona. Ma come spesso capita alle squadra di Capello, serve un brivido per reagire alla grande: lo svantaggio scuote Totti e compagni, che trovano un 1-2 micidiale nel giro di dieci minuti. Prima Candela trova un gran destro dal limite che beffa Ferron in mischia, poi è un’azione splendida orchestrata da Delvecchio e conclusa da Totti a portare i giallorossi in vantaggio. Il Verona è colpito quasi definitivamente e nella ripresa c’è solo Roma in campo. Sale in cattedra il ‘Re Leone’ Batistuta, in letargo solo apparente nel primo tempo. Prima una punizione bomba delle sue, poi una rasoiata in diagonale abbattono le ultime resistenze scaligere per un poker che sa di strapotere.

Lo scenario – Prova di forza su un campo ostico in rimonta per la Roma, che si prende la vetta solitaria della classifica allontanando il duo sorpresa Udinese-Atalanta e distanziando anche le rivali Juventus e Lazio. Il girone d’andata dei giallorossi comincia a far intravedere la grinta e la classe di una squadra unita che, anche senza il bel gioco e i virtuosismi, riesce a vincere facilmente le partite. E Batigol è l’emblema della potenza che porterà al terzo scudetto della storia.

Il tabellino:

VERONA (4-4-2): Ferron; Oddo, Gonnella, Apolloni, Cvitanovic; Camoranesi, Colucci, Mazzola (60′ Adailton), Salvetti (81′ Cossato); Gilardino, Mutu (27′ Cassetti). Allenatore: Perotti.

ROMA (3-4-1-2): Antonioli; Zebina, Samuel, Zago; Cafu, Tommasi, Zanetti, Candela; Totti (80′ Guigou), Batistuta, Delvecchio (71′ Montella). Allenatore: Capello.

Arbitro: Treossi di Forlì

Marcatori: 4′ Oddo, 37′ Candela, 45′ Totti, 57′ e 90′ Batistuta.

Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)

 

 

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