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AS ROMA Castan: “Sabatini e Garcia fondamentali per la mia vita. Voglio vincere come fatto da Zago e Aldair. Tornerò più forte di prima”

Allenamento Castan
Allenamento Castan

Il difensore della Roma Leandro Castan ha rilasciato un’intervista fotografica al canale ufficiale giallorosso nel programma. Queste le parole del brasiliano:

Dalle prime esperienze al Corinthians.

“Ringrazio Dio, mio padre e la mia famiglia per essere diventato un calciatore professionista. Ho fatto le giovanili in una squadra professionista, poi ho avuto una piccola avventura in Europa ma fu negativa. Quando sono tornato in Brasile sono riuscito a crescere e impormi. La Copa Libertadores col Corinthians è stato un sogno diventato realtà. Ho fatto bene con quella maglia e la Copa vinta è uno dei momenti più felici della mia vita. Come è stato quando sono arrivato a Roma”.

Il tuo arrivo a Roma.

“Baldini e Sabatini mi chiamavano tutti i giorni per convincermi a venire alla Roma. Devo ringraziare loro e il Presidente perché hanno realizzato il mio sogno di giocare in Europa. A Sabatini voglio bene, perché anche negli ultimi momenti difficili mi è stato vicino. Gli devo molto, mi ha cambiato la vita. Siamo stati in trattativa 3-4 mesi, il Corinthians voleva un prezzo più alto. Lui si fidava di me e ho chiuso con la Roma perché ho capito che mi volevano fortemente. Il Presidente Pallotta è un grande, ci lascia sempre tranquilli e felici, ci dà sempre tutto quello di cui abbiamo bisogno. E’ una bravissima persona, sta facendo di tutto per far diventare la Roma una delle migliori squadre al mondo. Anche a livello di strutture”

Zeman.

“Non posso dire né bene né male. Non avevamo un rapporto se non di rispetto. Non parlavo italiano e lo capivo poco. L’ho sempre rispettato con educazione, mi dispiace perché non abbiamo fatto bene con lui”.

Dodò e Marquinhos.

“Dodò è come un fratello. Quando vado a Milano o quando lui viene a Roma, siamo sempre insieme. Per Marquinhos sono davvero felice, è diventato un giocatore di grandissimo livello e diventerà un campione”.

La finale del 26 maggio con la Lazio.

“E’ stata la partita più brutta della mia vita. Tutte e due le squadre hanno giocato male e loro hanno sfruttato l’unica occasione. Dopo questa sconfitta abbiamo iniziato una nuova era con la Roma. Però non dobbiamo mai dimenticarla perché sappiamo che un giorno ci sarà una rivincita”.

Garcia.

“Quando lui è arrivato, per me è stata una rivincita. Avevo tanto offerte per tornare in Brasile dopo Zeman e Andreazzoli. Devo ringraziare Garcia che insieme con Sabatini mi hanno convinto a restare. Dopo tante critiche, mi ha dato fiducia, facendomi tornare un calciatore di buon livello. Mi è stato vicino in questo momento difficile e lo ringrazierò sempre”.

Il gol di Balzaretti al derby.

“Balzaretti è un fenomeno. Ha tanta grinta anche in un momento difficile come lo sta vivendo lui. E’ un esempio e sarei felice di avere già metà della sua grinta”.

Il doppio salvataggio ad Udine con Benatia.

“Eh è stata la nona vittoria di fila. Un bel salvataggio. Mehdi è diventato un mio grande amico, insieme avevamo una forza incredibile. Tutti dicevano che non potevamo giocare insieme. Un giorno abbiamo parlato tra di noi dicendo di voler dimostrare che potevamo giocare insieme. Prima della prima partita di campionato ci siamo guardati e ci siamo fatti forza. Dovevano ammazzarci per farci gol”.

Il Brasile.

“E’ sempre il sogno di tutti giocare in Nazionale. Voglio tornarci e giocare un Mondiale”.

Il dottor Maira che lo ha operato alla testa.

“Lo ringrazierò per tutta la mia vita, è stato un fenomeno. Avevo paura di non riuscire più a fare nulla, ma grazie a lui oggi faccio tutto quello che facevo prima. Non sapevo di poter sopportare tutto quello che ho passato. Mi sento un padre e un uomo migliore, forse anche un calciatore migliore. E’ stato un momento particolare, brutto. L’ho sopportato e ne sto uscendo”.

Lo striscione della Sud per lui.

“Ero allo stadio quel giorno, tutti i tifosi e la Curva che mi ha dato coraggio. Non sapevo di avere tutto questo sostegno da parte dei tifosi. Non è stato facile per me, ma dopo tutto l’affetto che mi hanno trasmesso, mi hanno dato una forza davvero incredibile”.

Strootman.

“Mi dispiace tanto per lui, è un amico. Sta passando un momento difficile. Siamo spesso insieme in palestra a fare il nostro lavoro. Voglio tornare in campo con lui e fare tante altre esultanze insieme. Giocare con lui è facile, è un top player, è un campione. Voglio vincere tante cose qui a Roma con lui, è un grande calciatore e un grande uomo”.

L’allenamento col gruppo dopo tanto tempo.

“Non so ancora quando potrò tornare in campo, ma so che questo avverrà molto presto. In questi mesi ho imparato il significato del verbo “superare”. Ho vissuto momenti molto difficili  ma io sono un guerriero della vita e supererò questo momento anche grazie all’aiuto della famiglia, degli amici, dei compagni, della società e dei tifosi. Tutti mi hanno aiutato e ancora lo stanno facendo. Sto lottando quotidianamente con il mio corpo ma so che riuscirò a vincere questa partita. Sono sicuro che sto tornando e che tornerò più forte di prima”.

Zago e Aldair.

“Fare la difesa a tre con questi due era facile (ride, ndr). Loro hanno vinto lo Scudetto a Roma e voglio vincere come hanno fatto loro. Per me sono un esempio come difensore e voglio vincere lo Scudetto come loro. Non sono qui per passeggiare ma per vincere”.

Fonte: Roma Tv

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