Restare per vincere, sempre che la Roma non la pensi diversamente. Rudi Garcia vede il futuro ancora in giallorosso, ma nel momento più basso della sua gestione ammette che il filo che lo lega a Trigoria fino al 2018 non è esclusivamente nelle sue mani. «Non ho bisogno di dire che voglio restare fino al termine del contratto, è ovvia questa cosa – spiega alla vigilia della delicata trasferta col Cesena – Sono qui per vincere trofei. Non sarà per quest’anno, ormai è quasi sicuro. Voglio farlo in futuro, ma non decido solo io. C’è soprattutto il presidente, che sento sempre, e la dirigenza, per questo faremo il bilancio a fine stagione».
Quando Pallotta deciderà su chi ripartire. La qualificazione, possibilmente diretta, alla prossima Champions è l’obiettivo minimo rimasto, quello da non fallire, anche se l’ambiente ha già lasciato intendere che non accetterà un eventuale sorpasso della Lazio. Il faccia a faccia tra squadra e Curva Sud dopo l’addio all’Europa League è servito a far percepire a Totti e compagni l’aria pesante che respira la tifoseria, stanca e delusa dal crollo di una squadra che si credeva da scudetto. Garcia, risparmiato dalla contestazione, ci tiene però a sottolineare che visto il momento sarebbe importante poter contare sul sostegno della piazza. «Un club è un’unica entità formata da dirigenza, squadra, e tifosi, tutti abbiamo lo stesso obiettivo: vincere le partite e fare i migliori risultati possibili – ricorda – Che loro siano delusi e arrabbiati si capisce, noi per primi lo siamo. Ho un grande affetto e rispetto per i tifosi, ma mi aspetto che la cosa sia reciproca verso i miei giocatori. Con questa rosa possiamo ancora fare bene, e sono sempre convinto che quando c’è una striscia negativa arriva un momento in cui si ferma». L’obiettivo è quindi tornare a vincere domani sera col Cesena, appuntamento che Garcia ha preparato portando la squadra in ritiro a Trigoria («usciremo da questo momento difficile solo stando tutti insieme») e anticipando l’arrivo in Romagna per evitare contestazioni nella Capitale e sfruttare la rifinitura per testare il sintetico del Manuzzi. In campo non ci sarà Totti («ha un fastidio al flessore e abbiamo deciso di non rischiare perchè non voglio perderlo per questi ultimi due mesi»), mentre torna tra i convocati Ibarbo. «Sappiamo che dovremo fare attenzione alle forze e alla qualità del Cesena, ha dimostrato di essere all’altezza della salvezza, ma noi abbiamo un obiettivo per domani: mettere in campo fiducia, voglia e rabbia per fare risultato – conclude il tecnico – Io voglio vincere più partite possibili fino alla fine della stagione, anche se adesso c’è da concentrarsi solo su domani, senza guardare a lungo termine». Anche perchè il futuro resta un’incognita.
Fonte: Ansa