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ASTRI NASCENTI Ninkovic, forza e tecnica sulla trequarti del Partizan Belgrado (VIDEO)

Ninkovic NikolaNome: Nikola
Cognome: Ninković
Data di nascita: 19 dicembre 1994
Ruolo: trequartista
Squadra: Partizan Belgrado
Altezza: 182cm
Peso: 69 kg
Piede preferito: destro
Numero maglia: 11

 

Nikola Ninkovic é un promettente calciatore serbo del Partizan Belgrado, club più prestigioso dell’ormai disgregata ex Jugoslavia. Cresciuto nel vivaio del Partizan, considerato dall’Uefa il secondo d’Europa per importanza e prestigio dopo quello dell‘Ajax, Ninkovic é la naturale espressione di una scuola sopraffina come quella balcanica, in grado di plasmare talenti dal tocco inconfondibile come Savicevic, Mijatovic, Stojkovic e molti altri ancora. Il ragazzo ha inglobato in sé pregi e difetti del suo luogo natio: a mezzi tecnici e fisici straordinari, fa da contrappunto un temperamento piuttosto accentuato, frequente causa di sanzioni disciplinari, cui aggiungere una tendenza alla discontinuità,
tratto distintivo dei calciatori cresciuti in quelle regioni. Emblematica la sospensione comminatagli dalla Federazione serba, per gli insulti di stampo razzista rivolti all’inglese Rose durante una gara con l’Under 21. D’altra parte i Balcani possono essere intesi più come uno stato d’animo che una divisione geografica: il giovane Grobaro, giunto in breve tempo a vestire la maglia della prima squadra, ne incarna alla perfezione l’essenza. Le sue attuazioni hanno attirato lo sguardo dei grossi calibri europei, proponendolo come uno dei migliori prodotti serbi dell’ultimo quinquennio. Con la maglia della società che rappresenta ha disputato già 81 gare, rifinite con una significativa quantità di gol ed assist

CARATTERISTICHE TECNICHENinkovic é un classe ’94 dalla struttura morfologica imponente ma al tempo stesso longilinea, 1,82 per 71 kg di peso. Impersona alla perfezione i canoni di modernità calcistica governati dalla fisicità, suffragando però le sue interpretazioni con una debordante tecnica. Il suo piede preferito é il destro sebbene assicuri affidabilità anche con il piede “debole” ovvero il sinistro. Tra le peculiarità del ventenne serbo si stagliano la vocazione all’assist, il tocco di seta – sia nel breve che nel lungo – ed un grande equilibrio, associato ad un’ottima difesa della palla. Nonostante le ingenti proprietà tecniche nelle sue disponibilità, il giovane calciatore si configura come un numero dieci orientato più alla fluidità della manovra che al colpo ad effetto: possiede una grande precisione nel lancio lungo, consolidata da una eccellente visione di gioco e dalla rapidità d’esecuzione nell’organizzare la giocata. Abile anche nello stretto, riesce ad inventare con invariabile regolarità palloni deliziosi per i compagni, facendo passare la sfera laddove nemmeno l’ossigeno riesce a filtrare. Trequartista puro viene spesso impiegato come seconda punta ma soprattutto nel ruolo di ala sinistra nel 4-4-2 e nel 4-2-3-1 per favorirne la progressione e la tendenza a convergere sul destro partendo decentrato. Ama partecipare attivamente allo svolgimento del gioco, abbassandosi per ricevere il pallone dai centrocampisti – caratteristica che ne denota una ipertrofica personalità – per poi servire nei corridoi i suoi compagni. Piede di velluto rosso e cuore caldo, Ninkovic vede spazi dove gli altri non vedono niente. Purtroppo talvolta cade nelle provocazioni degli avversari, non lasciandosi pregare quando si tratta di menare le mani, in simmetria con il carattere sanguigno di chi cresce all’ombra delle pietrose Alpi Dinariche. Delegato di tutti i calci piazzati, il suo destro disegna parabole irreali, misteriose per gli avversari ma al contempo golose per i compagni che ne usufruiscono. Senza eccedere nel narcisismo, di tanto in tanto il ragazzo si concede il riconoscimento personale, realizzando reti dall’elevato senso estetico. Non volendo scomodare illegittimi paragoni, Ninkovic condensa le virtù fisiche di Ilicic ed il talento di Jovetic, altro fulgido prodotto del vivaio crobaro. Nonostante debba ancora crescere molto sotto il profilo realizzativo, ha saputo esibire un calcio dalla distanza potente e preciso che se affinato può divenire letale e farne un calciatore davvero completo.

Ninkovic
Ninkovic

CARRIERANikola Ninkovic nasce al freddo di Bogatic (Serbia) il 19 dicembre 1994. Muove i primi passi nelle giovanili del Partizan, la squadra più importante della capitale e dell’intera Serbia. Fin dalla giovane età varca i cancelli di “Zemunelo” , avveniristico centro di formazione del club bianconero, dove sono sbocciati fior di talenti nel corso degli anni. Per inquadrare il prestigio della divisione di modellamento giovanile installata a Zemun, uno dei diciassette municipi di Belgrado, basta pensare che di 25 giocatori convocati dalla Serbia a Giugno 2014, ben 11 (Lukac, Stojkovic, Nastasic, Tosic, Petrovic, Matic, Fejsa, Jojic, Ljajic, Mitrovic e Markovic) sono cresciuti sotto l’egida del Partizan, così come il montenegrino Stevan Jovetic, tra i più giovani capitani del Partizan (record sottrattogli proprio da Ninkovic).

"Zemunelo"
“Zemunelo”

Nei 100 mila metri quadrati del centro sportivo ispirato a Milanello, sovrastati da un piccolo stadio da duemila posti a sedere, otto campi di allenamento, un centro fitness con palestra e piscina, un business center, un palazzetto dello sport ed un collegio per i giovani fornito di appartamenti ed unità mediche, Ninkovic inizia a toccare i primi palloni, svolgendo profittevolmente l’intera trafila che lo separa dal debutto in prima squadra. Il suo percorso si arricchisce di numerose presenze nelle nazionali giovanili: l’allenatore dell’Under 17 Milovan Doric ne apprezza le qualità e lo inserisce nella rappresentativa con la quale partecipa al campionato europeo Under 17 disputato in casa dalla Serbia. L’aria di casa non giova alla Nazionale, ultima classificata nel girone con Danimarca, Francia ed Inghilterra. Ninkovic contestualizza la sua presenza alla manifestazione, nella sfida di Smederevo contro la Francia, dove offre un ghiotto assist per Mandic valevole il momentaneo vantaggio serbo, prima del pari definitivo. Con la maglia delle aquile bianche Ninkovic complessivamente gioca 4 gare adornate da 3 reti.

Nikola Ninkovic

La sua traiettoria fra le giovanili é limpida così come le doti che mostra agli addetti ai lavori. Pertanto nel luglio del 2011, non ancora diciassettenne, gli viene proposto dalla commissione direttiva del Partizan un contratto da professionista. Ninkovic assieme al compagno Lazar Markovic – attualmente in forza al Liverpool dopo un’ottima annata al Benfica – sottoscrive con il Partizan un vincolo della durata di 5 anni.

L’ESORDIO IN PRIMA SQUADRA – Pochi giorni dopo aver siglato il contratto, precisamente il 19 Luglio, Ninkovic debutta ufficialmente nella partita di qualificazione alla Champions League contro i macedoni dello Shkendija. Mister Stanojevic decide di concedergli un quarto d’ora scarso inserendolo in campo al posto di Vukic.

Per l’esordio in campionato bisognerà invece attendere il 31 Marzo 2012 poiché a causa di una febbre ghiandolare, Ninkovic viene tenuto lontano dai campi di gioco per diversi mesi saltando 11 partite. Nella sfida contro il Rad Belgrado si consuma il battesimo nel torneo patrio: il giovane ragazzo rileva Lamine Diarra a cinque minuti dallo scadere. L’anno si conclude con appena quattro apparizioni impreziosite da 3 assist che lasciano intravedere le enormi potenzialità del ragazzo.

L’ASCESA NELLE NAZIONALI GIOVANILI – Il ragazzo belgradese progredisce assieme alla nazionale giovanile: l’ex attaccante del Lecce e selezionatore dell’Under 19 Dejan Govedarica, lo integra nell’organico della rappresentativa serba, dove ancora sotto età Ninkovic fa bella mostra di sé. Fin dal debutto con la Germania viene designato come un titolare della formazione, e la sua permanenza in campo é una costante al di là del modulo: da interno sinistro nel 4-4-2 a rombo contro la Germania fino ad esterno sinistro nel 4-2-3-1 utilizzato nella sfida contro la Romania nella quale Ninkovic trova pure la via del gol iscrivendo il suo nome nel registro dei marcatori che schiantano 3-0 i pari età romeni. L’avvicendamento in panchina non cambia le gerarchie, Ninkovic viene riconosciuto come uno dei componenti migliori anche dal neo tecnico che lo porta In Estonia per disputare il campionato europeo di categoria. Il flop totale della nazionale serba, sconfitta e sommersa di reti in tutte e tre le gare del girone non preclude un bagliore del talentuoso trequartista del Partizan, unica stella nello scarno firmamento serbo, a segno direttamente su corner nell’incontro perso di misura con l’Inghilterra. Il mandato di Ninkovic con la casacca dell’Under 19 scade con 5 presenze e 3 reti.

La rissa con l'inglese Rose
La rissa con l’inglese Rose

LA SOSPENSIONE DALLE NAZIONALI – Nella stagione 2012/2013 Il trequartista cresciuto nel Distretto di Mačva viene impiantato stabilmente fra i titolari. Il tecnico del Partizan Belgrado,
Vladimir Vermezovic ne disloca la posizione sulla sinistra nel 4-2-3-1 affidandosi sull’altra sponda alle folate di Lazar Markovic. I ragazzi terribili mettono a ferro e fuoco le difese avversarie trascinando la squadra verso la conquista del ventiquattresimo titolo, il quinto consecutivo. Ninkovic prosatore di poetica ispirazione, con una predilezione per la semplicità e l’efficacia, va in gol alla prima giornata, quando non ha ancora compiuto 18 anni. Chiude la stagione con 21 presenze intarsiate da 4 reti e 5 assist. Unico neo, le sei ammonizioni e le due squalifiche rimediate nel corso delle partite giocate. Nello stesso anno si guadagna il posto anche nella Selezione Under 21 con la quale realizza una rete in 3 gare disputate. Unica macchia di una altrimenti positivisisima stagione afferisce proprio all’incontro di qualificazione disputato con l’Under21 serba contro l’Inghilterra. Il 16 Ottobre 2012 infatti il calciatore al termine della sfida valida per la qualificazione agli europei di categoria persa di misura contro gli inglesi, rivolse insulti razzisti al terzino “colored” Danny Rose, che ritrovò due anni dopo al Tottenham in Europa League, recitando un ruolo di primo piano nella rissa che ne scaturì. La Federazione Serba non prese bene l’episodio optando per la sospensione del trequartsita dalle gare di tutte le rappresentative serbe per circa un anno.

L’anno seguente Ninkovic raggiunge 19 presenze, mettendo a segno due reti e confezionando 4 rifiniture per i compagni, una delle quali in Europa League al cospetto degli svizzeri del Thun. Tra le vittime predilette figura il Radnicki Nis al quale infila 4 reti in sei presenze, punteggiate ulteriormente da un assist.

Ninkovic
Ninkovic

Quest’anno il calciatore, dopo aver completato la metamorfosi posizionale traslocando sulla sinistra nel ruolo di ala, non ha ancora trovato la via del gol nella Super Liga serba, andando tuttavia a segno nella Coppa nazionale e nel preliminare di Champions vinto contro i faroesi dell’HB Thorshavn. Nel secondo turno i bianconeri si sono arresi al Ludogorets, venendo retrocessi in Europa League. Per Ninkovic l’Europa del giovedì ha rappresentato l’opportunità di cogliere maggior esperienza internazionale, libero da eccessive pressioni. Sceso in campo in tutte e sei le partite del raggruppamento, il calciatore non é riuscito ad incidere, motivo prominente per cui la compagine serba ha concluso in coda al girone con appena due punti ed una rete realizzata.

VALUTAZIONE – Vincolato da un contratto fino al 2016, Nikola Ninkovic si configura come un talento destinato ad emigrare verso lidi più ricchi dopo aver portato un pezzo di gloria alla squadra che lo ha lanciato. La giovane età, appena 20 anni, lascia presupporre grandi miglioramenti, anche se nel pieno rispetto dei crismi balcanici, il calciatore non si dimostra particolarmente continuo.Attualmente il prezzo del suo cartellino si aggira sui 3 milioni di euro, non male per un giocatore in rampa di lancio. Una valutazione in costante crescita quella di Ninkovic, seguito con attenzione da operatori di mercato ed alcuni club europei che fiutano la possibilità realizzare un affare. L’impressione é che il Partizan lo tratterrà ancora per qualche anno al fine di incrementarne doti tecniche, personalità e relativo valore. Una politica volta a concludere transazioni remunerative, nel solco della tradizione che ha portato il club belgradese a separarsi dai suoi grandi talenti in cambio di cornucopie di denaro.

A cura di Danilo Sancamillo

Twitter:@DSancamillo

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