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CONFERENZA STAMPA Garcia: “Sono sereno e motivato, dobbiamo difendere il secondo posto. Keita è un leader dello spogliatoio. Pjanic ed Holebas? Sono recuperati”

Rudi Garcia in conferenza stampa
Rudi Garcia in conferenza stampa

Alla vigilia della sfida contro il Chievo, il tecnico giallorosso Rudi Garcia ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue parole:

Guardando gli ultimi venti minuti con la Juventus, può essere domani la partita della svolta? E’ quella l’intensità che lei chiede ai suoi calciatori?

“L’intensità degli ultimi 20 minuti con la Juventus ovviamente, tutta la partita di Rotterdam ed il primo tempo di Verona sono punti positivi che dobbiamo mettere in campo domani”.

Come stanno Pjanic e Cholevas?

“Hanno recuperato, saranno convocati”.

Sta pensando a una soluzione diversa per la gara col Chievo?

“Abbiamo sempre un’idea di quello che troveremo rispetto all’atteggiamento avversario, poi la partita può essere diversa. Abbiamo lavorato sulle soluzioni, non è questione di giocatori, ma di atteggiamento”.

Gervinho ha difficoltà: è cambiato dopo la Coppa d’Africa o è la squadra che non lo mette in condizione di giocare come sa?

“In Europa League ha segnato all’andata e a ritorno. Con la Juventus nessuno ha trovato spazi, hanno fatto un blocco basso. Si è ritrovato per sfruttare gli spazi quando ha finito centravanti, mi auguro di trovare sempre il Gervinho dell’Europa League”.

Qual è il suo stato d’animo dopo la sconfitta della Juventus in Coppa Italia?

“Noi guardiamo solo il percorso della Roma, c’è da fare solo questo. Sono sereno, ho fiducia e sono motivato. Andiamo a Verona per vincere, come facciamo sempre. Dobbiamo mettere in campo i parametri che permettano di vincere”.

C’è qualcosa che vorrebbe dimenticare?

“No, nella vita è sempre così, la strada dà sempre esperienza e possibilità di continuare a fare bene”.

C’è stato un momento in cui la Roma avrebbe potuto scegliere per sostituire Destro, cos’ha indirizzato la scelta su Doumbia?

“Non parlo dei giocatori che non sono della mia squadra. Abbiamo scelto di prendere un centravanti e un giocatore polivalente. Abbiamo deciso di avere un giocatore così in più perché sapevamo che c’era la Coppa d’Africa. Dobbiamo rimettere Doumbia e Ibarbo al 100% e dopo ci sarà il campo che parlerà per loro. C’è fiducia al 100%, a loro dimostrare che abbiamo avuto ragione a sceglierli”.

Totti ha già giocato più minuti di tutta la scorsa stagione. Quanto condiziona la squadra? Di cosa c’è bisogno in avanti?

“Gervinho non ha giocato sempre da centravanti, ma anche da attaccante esterno, dimostrando di essere efficace. Totti ha giocato di più perché ci sono state partite in più, otto in più dello scorso anno. Voglio ricordare che ci sono stati alcuni attaccanti in meno negli ultimi mesi, non solo la Coppa d’Africa con Gervinho, ma anche Iturbe ha passato molto tempo in infermeria. Bisogna chiedere di più ai giocatori che erano validi per giocare. Il Capitano ha risposto bene, è tornato Iturbe, è tornato Gervinho, piano piano arriva Doumbia, tornerà anche Ibarbo. In attacco è più complicato giocare partite ravvicinate tutta la gara. C’è da attaccare ma anche da dare una mano alla squadra sul piano difensivo, cosa che facciamo abbastanza bene”.

Sulla corsa scudetto…

“Posso parlare della Roma, sembra che dopo la partita di ritorno contro la Juve il destino è in mano a loro. Hanno 9 punti più di noi, se le vincono tutte non possiamo fare nulla. Noi possiamo difendere al massimo il secondo posto, vincendo a partire da domenica”.

Su De Sanctis…

“Sta bene, fa parte del secondo reparto difensivo d’Italia e tra i migliori d’Europa. Per lui è più semplice giocare una volta a settimana. Skoripski è un ottimo portiere, le cose sono chiare. Sono molto contento di Morgan per la leadeship e l’atteggiamento sul campo e anche per l’efficacia. Lucas sta dando risposte importanti sul campo”.

Lei non ha fatto quasi mai cambi a fine primo tempo: come mai?

“Bisogna rivedere tutte le partite fatte con la Roma, perché ogni gara è differente. Per ogni cambio c’è una spiegazione. Se guardiamo tutti gli allenatori in Europa sarà la stessa percentuale di cambi all’intervallo”.

Il possesso palla sembra sterile, a cosa è dovuto?

“Sono d’accordo sul fatto che il possesso palla non è fatto per non avere occasioni o non dare problemi nei trenta metri. È anche logico dire che quando abbiamo la palla al 70% del tempo, il 30% riduce le possibilità agli avversari di segnare, se difendiamo bene. Nell’ultima partita abbiamo difeso benissimo. Non è una decisione mia o della squadra avere un possesso palla sterile, è un’identità di gioco che ci deve portare a trovare spazi. Dobbiamo velocizzare il possesso, lavoriamo per migliorare”.

Alla luce delle semifinali di Coppa Italia disputate, la Roma dovrà temere Lazio e Fiorentina?

“Ci sono 39 punti da distribuire fino a fine stagione, vuol dire che ogni squadra può cambiare la classifica. Non abbiamo paura né della prima, né delle squadre dietro. Questo mix tra Rotterdam, Verona e la partita con la Juventus dobbiamo metterlo sempre in campo, vogliamo dare il massimo e fare più punti possibile e superare il turno in Europa League, lo potremo fare solo con questo atteggiamento”.

In settimana si è parlato del rinnovo contrattuale di Keita. È un giocatore che si aspetta di vedere il prossimo anno?

“Non è il momento di parlare di mercato, la cosa che posso dire su Seydou è che sono molto contento di quello che fa in campo e della sua leadership, ha vinto tanto, ci dà esperienza in campo e anche in Europa. Per questo non è solo un giocatore che gioca bene, ma anche un giocatore interessante per lo spogliatoio. Abbiamo tre mesi da fare, li farà dando tutto per la squadra. Ha un ottimo atteggiamento, è così che voglio ognuno dei miei”.

Redazione GazzettaGialloRossa.it

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