(B. Tucci) – C’ è un momento della corrida che Hemingway descrive come il «momento della verità». È quando il matador affronta da vicino il toro. Parafrasando il racconto del grande scrittore americano, potremmo dire che sabato prossimo all’ora di pranzo si giocherà allo stadio Olimpico la «partita della verità». Roma contro Napoli in una specie di ultima spiaggia per l’Europa.
Si deve vincere, il pareggio servirebbe a poco ad entrambi. Si fanno previsioni, si scommette su questo o su quello, ma tutte le ipotesi possono andare a gambe all’aria se la pausa del campionato per gli impegni della Nazionale non sconvolgerà ogni pronostico. Infatti, quando il calcio si ferma non si sa mai quel che succederà dopo. La Roma era in crisi? Potrebbe darsi che lo stop faccia rifiorire i giovanotti di Garcia pronti a tornare quei fenomeni di un tempo. Il Napoli tentennava? Chissà che cosa avverrà alla ripresa. Magari, Benitez troverà la quadratura del cerchio ed imporrà il suo gioco ai giallorossi.
Però, indipendentemente da tutte queste congetture, il match è davvero determinante. Ormai non si possono più compiere passi falsi. Lo sanno bene i due mister legati a doppio filo con l’ingresso nell’Europa che conta. Infatti, sia per Garcia che per Benitez c’è un’unica possibilità di mantenere il posto: raggiungere la Champions.