Non sempre perseverare è diabolico. Il 26 febbraio, le vittorie di Napoli, Roma, Fiorentina, Inter e Torino nel ritorno dei sedicesimi di Europa League avevano avuto un doppio effetto positivo: promozione per tutti agli ottavi; incremento nel ranking Uefa per l’Italia (secondo posto stagionale). Domani si ricomincia, partendo (ore 18 italiane) dalla trasferta del Torino in casa dello Zenit a San Pietroburgo. Davanti a Villas Boas (7 punti di vantaggio nel campionato russo sulla seconda, il Cska Mosca), il Torino ha perso a Udine, dopo 12 risultati utili consecutivi, ma la squadra che è andata a vincere a Bilbao,dove è appena caduto il Real, ha i numeri per superare il turno. Ventura: «Dipende da quale Torino si presenta, se quello di Bilbao o di Udine». A seguire, toccherà all’Inter a Wolfsburg, una delle squadre europee più organizzate, seconda in Bundesliga non per caso, nonostante la sconfitta ad Augsburg e il distacco di 11 punti dal Bayern.
Il pareggio di Napoli, in rimonta, consente ai nerazzurri di presentarsi con spirito sereno, anche perché Mancini insiste sulla necessità di «pensare positivo». Il problema è che la forza del Wolfsburg è l’attacco con Schurrle, De Bruyne e Dorst (198 cm) e il punto debole nerazzurro resta la fase difensiva. Senza dimenticare Luiz Gustavo, l’uomo di centrocampo che sarebbe piaciuto a Mazzarri. Alle 21.05, va in scena l’euroderby Fiorentina-Roma, fra due squadre turbate dagli ultimi risultati. I viola sembravano imbattibili, dopo aver vinto in quattro giorni a Milano (Inter, 1-0) e Torino (Juve, Coppa Italia, 3-1). Invece è arrivato il lunedì dello 0-4 con la Lazio, che rischia di avere effetti traumatici sulla Fiorentina, anche perché, come all’Olimpico, mancherà un centravanti di ruolo.
La Roma è agitata da una crisi profonda che, dopo lo 0-0 con il Chievo («inquietante»), ha portato Garcia a un duro confronto con la squadra. Che cambierà moltissimo. A chiudere c’è il Napoli, che aspetta la Dinamo Mosca. È l’avversario in teoria più abbordabile, ma l’antivigilia è stata movimentata, per via di un’intervista di Rafa Benitez a France Football: «Per ora sono a Napoli, non so che cosa potrà accadere dopo. Ho allenato in Spagna, Inghilterra, Italia. Non avrei problemi a provare un nuovo campionato, se ci fosse l’offerta giusta al momento giusto, nella squadra giusta».
Fonte: Corriere della Sera