(G. Piacentini) Antivigilia di parole, in casa romanista, in attesa del match con la Juventus che domani sera potrà chiudere definitivamente o riaprire il campionato. Il presidente Pallotta è intervenuto a Roma Radio: «Non sarà una vendetta rispetto all’andata, gli errori arbitrali ci possono stare ma a ottobre giocammo alla pari e potevamo vincere, siamo alla loro altezza. Non guardo a questa gara in termini di difesa del secondo posto, dobbiamo dare seguito alla vittoria di Rotterdam. Le differenze? Se la Juventus fosse stata privata di calciatori come Pirlo o Pogba sarebbe nella nostra situazione, è stato frustrante subire tutti quegli infortuni. Rispetto chi ci ha criticato ma la prospettiva è giusta: il nostro è un progetto a lunga scadenza, nei prossimi 10-20 anni vogliamo lottare per scudetto e Champions League. Pe lo stadio tutto procede a passo spedito, i rapporti con le compagnie che si occuperanno della costruzione sono in fase avanzata e l’incontro con il Sindaco è stato proficuo. Sono convinto che l’intera città sarà contenta di questo impianto».
Chi spera di giocarci è Daniele De Rossi, che però per il momento pensa alla gara con la Juventus. «Siamo a meno 9 – le sue parole a Sky – ma non cambiano i contenuti di questa gara. Anche noi avevamo immaginato uno scenario di classifica diverso, pensavamo a uno scontro diretto valido per superarli, raggiungerli o allungare le distanze ma ci siamo un po’ addormentati: troppi infortuni, abbiamo avuto un appannamento fisico e di gioco, ma ache tecnico. Pur senza giocare il miglior calcio avremmo potuto vincere alcune partite, la Juventus sta tenendo un ritmo incredibile ma la sensazione è che siano un po’ più umani rispetto al passato. La gara d’andata? Dopo, come tifoso, ero nervoso: ero d’accordo con le parole di Totti e di alcuni compagni, l’errore è stato tornarci nei mesi successivi. Siamo distanti 9 punti, quella gara non è decisiva: ora riapriamo il campionato e non fermiamoci più». Recuperati Florenzi e Iturbe, l’unico in dubbio (mal di schiena) è Doumbia.