Un piano pluriennale nell’ambito delle licenze nazionali per l’iscrizione alla Serie A che punta ad arrivare a un pareggio di bilancio nella stagione 2018-19. Il consiglio Figc ha introdotto all’unanimità la norma in base alla quale entro la stagione 2015-16 i club dovranno pagare i debiti verso le società estere per il trasferimento dei calciatori, gli emolumenti ad altri dipendenti, pagamento altri compensi dovuti ai tesserati
«La filosofia è curare il malato senza farlo morire». Così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, commenta il piano pluriennale per la concessione delle licenze nazionali per l’iscrizione al campionato di Serie A approvato oggi in consiglio federale. «È un consiglio storico – dice il n.1 della Federcalcio -. La Figc con uno sforzo notevole ha preparato un impianto che riguarda soprattutto un concetto di liquidità. Con questo monitoraggio andremo a conoscere anche le situazioni interne alle singole società».
Tavecchio spiega che «ora lo sforzo massimo sarà per la riforma dei campionati che è la madre di tutte le battaglie. Quello fatto oggi è il padre – conclude -. Per fare i campionati ci vuole la madre ma anche il padre che dia le regole».
Fonte: Ansa
Lo stadio dovrebbe essere un bene strumentale per l’azienda. Ma personalmente sono scettico sul fatto che in Italia possano fare stadi nuovi con mezzi propri». Così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, sulla possibilità che alcune società di A possano costruirsi delle strutture di proprietà. «Tutti hanno fatto progetti ideali, ma non ho ancora visto nessuna realizzazione -sottolinea a margine del consiglio federale -. Se per uno stadio di una Capitale come Roma servono 600-700 milioni non ho ancora capito quale fondo può investire senza avere ristorni. Società che in questo momento possono fare con mezzi propri uno stadio sono difficilmente individuabili. Invece club che possono riparare stadi con gli enti locali penso di sì»
Fonte: Ansa