Al convegno “Il calcio nel futuro, la tecnologia entra in campo”, che si tiene all’Università del Foro Italico alla presenza di Carlo Tavecchio, Andrea Abodi e Marcello Nicchi, il direttore generale della Figc, Michele Uva, ha dichiarato: “Il calcio è arrivato in ritardo, 30 anni dopo il football americano. L’intuizione è stata di Pozzo. Sono sempre stato favorevole all’uso della tecnologia, ma come ausilio all’arbitro. La Uefa ancora non applica la Goal Line technology nelle manifestazioni che organizza. Collina ha spiegato l’importanza degli arbitri addizionali. L’arbitro riceve entro un secondo un segnale dal dispositivo elettronico, ci può essere dunque un’evoluzione relativa alla regola del fuorigioco: nel giro di 4-5 anni a mio avviso sarà questa la nuova tecnologia. L’Occhio di Falco – conclude Uva – costa circa 250 mila euro, più 40 mila euro all’anno per la manutenzione“.