Signorilmente, stasera a fare gli onori di casa sarà Andrea Agnelli, ma crediamo che questo non basterà per placare il cattivo umore di una parte della tifoseria juventina, che ieri ha sfociato sui social la propria rabbia. Motivo? Il simbolo dei 32 scudetti (30 per gli almanacchi) che campeggia all’ingresso è stato coperto da una foto simbolo della Nazionale. Uno sgarbo ai bianconeri per via degli effetti collaterali di Calciopoli e dei 443 milioni di danni chiesto dal club? Niente affatto, non c’è nessuna valenza politica in questa decisione, ma un classico modus operandi della Federazione quando usa uno stadio per le partite degli azzurri, preso – come si dice – «clean», cioè pulito. La Figc non paga l’affitto bensì copre le spese per i servizi. Ovviamente, per i match, gli sponsor federali prendono il posto di quello dei club per personalizzarlo, così come succede per le partite di Champions. In ogni caso, all’interno dello Juventus Stadium (dove oggi sono attesi 2mila inglesi: polizia in allerta), anche per il match contro la Repubblica Ceca (2013), tutte le date degli scudetti vinti dai bianconeri fino a quel momento furono coperti, senza che questo suscitasse scandali. In questo caso, per la prima uscita di Infront come advisor della Nazionale, è stato deciso di allestire l’impianto in questo modo. Nulla di più. Diffidare delle dietrologie, please.