(M. Iaria) – Nella guerra infinita dei diritti tv questa puntata non passerà di certo inosservata: Juventus e Roma hanno disdetto il contratto con Infront per lo sfruttamento dell’archivio e stanno per firmare con Sky (anche Mediaset è interessata). Sarà solo un caso se bianconeri e giallorossi stanno all’opposizione in Lega e hanno spesso contestato i metodi adottati per la gestione dei diritti media? Sarà solo un caso se Infront e Sky, che pure fanno mestieri differenti, non si amano alla follia? Questi sono i retropensieri politici. Ma conta il grano e se Sky (con l’aggiunta di Mediaset) ha convinto i due club a cambiare maglia, evidentemente avrà offerto di più.
COS’È L’ARCHIVIO? Nell’era della vendita centralizzata dei diritti tv della A, l’archivio è un asset pregiato rimasto nella disponibilità dei club. Le immagini sono d’archivio dopo 8 giorni dall’evento-partita. Presente e passato recente valgono di più perché sono le immagini più utilizzate, ma archivio è tutto ciò prodotto dal 1954. Infront gestiva l’archivio di 19 club su 20: tutti tranne il Sassuolo. E proprio il Sassuolo, oltre a Juve e Roma, ha appena trovato l’intesa con Sky. Pare che pure Atalanta e Fiorentina ci stiano facendo un pensierino. I contratti di Juve e Roma scatteranno da luglio: l’archivio della Juve vale circa 10 milioni annui, più o meno sul livello di Inter e Milan. La Roma sta attorno ai 3,5 milioni. Il club bianconero aveva firmato con Infront nel 2012: accordo fino al 30 giugno 2018 con «ricavi addizionali netti per circa 4,5 milioni all’anno». Stessa durata e stessa scadenza per i giallorossi, che con Infront avevano firmato pure un contratto di «media package» da 600mila euro a stagione. Agnelli e Pallotta hanno detto basta con tre anni di anticipo.