(A. Pugliese) – «Kevin, quand’è che vieni su a rinnovare il contratto?». Una frase messa lì, a mo di battuta, ma neanche troppo. Perché, paradossalmente, in un centrocampo di stelle, dove Garcia ha la possibilità di ruotare gente come De Rossi, Pjanic, Keita e Nainggolan, quella che non gioca (Kevin Strootman) è l’unico vero punto fermo del futuro giallorosso. Tanto che poi Walter Sabatini ci è tornato su, parlando anche più concretamente con il centrocampista olandese, ai box da fine gennaio, quando è stato operato per la rimozione dell’occhio di ciclope e per il problema alla cartilagine del ginocchio sinistro (dopo uno scontro di gioco nella partita con la Fiorentina), lo stesso operato nel 2014, quando si infortunò ai legamenti crociati a Napoli. E su, nell’ufficio del d.s., Kevin ci è andato, intanto per farsi una chiacchierata informale.
IL PROGETTO Intorno all’olandese, infatti, la Roma vuole costruire la squadra del futuro, quella che deve far dimenticare le amarezze degli ultimi tempi e — possibilmente — riprendere la corsa europea. Del resto, anche le tentazioni di poterlo cedere (dinanzi ad un’offerta monstre del Manchester United, dove Van Gaal ha un rapporto speciale con il giocatore) sono giocoforza nel cassetto, considerando il doppio infortunio a cui è andato incontro a dieci mesi di distanza. Così la Roma sta pensando concretamente di rinnovargli il contratto, allungando la sua scadenza naturale dal 2018 al 2020. Con una promessa in più, quella di fare di Strootman il futuro capitano giallorosso. Già, la fascia, un orgoglio in più, per un giocatore che di orgoglio ci vive. Un modo in più per rendergli più dolce la permanenza in giallorosso e stimolarlo nella ripartenza. Ovviamente, Totti e De Rossi permettendo. Ci sarà da aspettare un po’, ma se Keita non resterà — ad esempio — già dalla prossima stagione sarà lui il primo della lista dopo i due totem di Trigoria.
LUI E CASTAN Strootman, tra l’altro, suda a Trigoria per tornare il prima possibile, a volte anche con Robin Massier, il fisioterapista di fiducia, quando lo raggiunge dall’Olanda. Kevin ha già tolto una stampella, tra una settimana toglierà anche l’altra, cominciando a poggiare il piede sinistro, caricandoci su. Per ora sta facendo dei lavori sul tapis roulant, senza forza di gravità, il prossimo step è il recupero della camminata. Poi ci sarà tutta la fase della fisioterapia, del potenziamento muscolare, della riatletizzazione. Un percorso che Strootman conosce già bene, avendolo vissuto meno di un anno fa. Intanto, ieri in campo si è rivisto anche Leandro Castan. Il brasiliano alla fine della prossima settimana farà una risonanza magnetica ed un controllo dal professor Giulio Maira. Se tutto andrà bene ed il processo di cicatrizzazione sarà completato, allora Leo avrà l’okay per tornare ad allenarsi subito dopo Pasqua. Una ripresa blanda, è ovvio, ancora senza colpi di testa, ma comunque incoraggiante. E chissà che prima della fine del campionato non ci sia la possibilità di fare anche una presenza…