Doveva essere l’anno dei trionfi per la Roma ed invece già il 2 marzo i tifosi giallorossi sono stati costretti a sperare solo nel secondo posto. Importante quanto deludente. Aspettative altissime e disattese. E allora la seconda piazza diventa il gancio a cui appendersi, da cui ripartire per l’ennesima rivoluzione. La quinta in altrettanti anni di gestione americana e di calciomercato targato Walter Sabatini. Col proprio futuro incerto, il d.s. non vorrebbe mollare prima della fine di agosto cercando di migliorare in estate la rosa a disposizione di Garcia. O di chi sostituirà il francese. Dal portiere ai terzini, dal centrocampo all’attacco, Sabatini avrà parecchio da lavorare e da spendere, a prescindere dalle cessioni. Sceglierà giocatori dal rendimento certo facendo tanti investimenti o punterà su qualche giovane promessa da far consacrare? E quale sarà il budget a disposizione?
PORTIERI – De Sanctis sarà il secondo, ha rinnovato fino a giugno 2016 e farà da guida ad un titolare più giovane. Il bivio è sempre lo stesso: da una parte Handanovic e Cech, scontenti con Inter e Chelsea, dall’altra tanti talenti pronti alla maturazione definitiva: Perin, Sportiello e Scuffet guardando in Italia, Bernd Leno (Bayer Leverkusen), Ruffier (Saint Etienne) e Wojciech Szczesny (Arsenal, chiuso dal colombiano Ospina) guardando all’estero. Il tedesco del Leverkusen forse è il più forte ma anche il più costoso: difficile strapparlo a meno di 15 milioni. I buoni rapporti col Genoa porteranno sicuramente almeno ad una chiacchierata per Perin. Totale spesa: almeno 10 milioni per sistemare il ruolo per minimo di tre anni.
FASCIA DESTRA – Impensabile puntare su Maicon titolare, mentre Torosidis ha dimostrato di non poter essere impiegato con continuità ad alti livelli. Come il connazionale Holebas, sono buoni giocatori, ottime riserve che sarebbero titolari in squadre che puntano al 5° posto. Per i brasiliani, il nuovo Maicon è Danilo del Porto. Classe ’91, ricorda in pieno l’ex Inter nel suo stile di gioco: velocità e potenza abbinate perfettamente ad un’ottima tecnica. Sabatini si è mosso per primo su Bruno Peres del Torino, proprio colui che sostituì Danilo quando dal Santos passò al Porto. L’esterno granata ha un prezzo sicuramente inferiore, ma anche un’esperienza e una continuità minore. Altri terzini destri di qualità da lanciare: dall’Inghilterra Seamus Coleman (Everton) e Daryl Jaanmat (Newcastle), in Italia Darmian (sempre Torino) e Vrsaljko (Sassuolo). Investimento da 8-10 milioni.
DIFENSORE CENTRALE – Al centro tutto dipende da Castan: in caso di perfetto recupero, con Manolas costituirebbe una coppia che, sulla carta, può garantire solidità, cattiveria, forza e velocità. Yanga-Mbiwa è stato già riscattato per 9 milioni di euro e col rientro di Romagnoli dalla stagione da titolare alla Samp, il poker sarebbe servito. Possibili due altre soluzioni: la conferma di Astori con riscatto inferiore ai 5 milioni pattuiti in estate col Cagliari (situazione legata anche a Nainggolan e Ibarbo) o un nuovo arrivo “alla Spolli” per avere un centrale d’esperienza in caso di lunghi infortuni come quest’anno. Due centrali di cui sentiremo parlare? Lo svizzero Fabian Schar (’91 col contratto in scadenza 2016, 103 presenze e 15 gol nel Basilea, 10 presenze e 4 reti in Nazionale svizzera) e il tedesco Robin Knoche, 23 anni, muro del Wolfsburg da 190 cm, già alla seconda stagione da titolare dopo altre due nel Wolfsburg II (campionato Regionalliga Nord, quarta serie tedesca). Spesa tra i 3 e i 5 milioni.
FASCIA SINISTRA – Dopo aver salutato Cole, già pronto per gli USA, bisognerà acquistare un titolare assoluto: la certezza sarebbe Ricardo Rodriguez (Wolfsburg), ma ha un valore fuori mercato. I gioielli in ascesa sono Benjamin Mendy (’94, Marsiglia) e Josè Luis Gaya (’95, Valencia). Quest’ultimo ha preso ottimamente il posto avuto prima da Jordi Alba e poi da Juan Bernat, oggi inamovibili a Barcellona e Monaco di Baviera. E ha messo in panchina Lucas Orban, argentino ’89 col passaporto spagnolo, arrivato dal Bordeaux. Sempre in Spagna, un’altra soluzione low cost: l’italo-argentino Christian Ansaldi, chiuso nell’Atletico Madrid dall’esplosione di Siqueira. Anche qui investimento minimo da 7-8 milioni di euro.
A cura di Daniele Luciani