(L. Danza) – Teso e nervoso. Non per la partita contro la Bulgaria, ma per il caso Marchisio. «Non voglio entrare in queste polemiche, non mi piace quanto si sta creando attorno ame. Mi dà fastidio questo modo di mettermi contro il mio passato, non va bene». Antonio Conte è furioso, si alza e se ne va (in un’intervista Rai) all’ennesima domanda sul Marchisio. Si capisce anche da come risponde in conferenza stampa. Una parola. Mezza. O semplicemente «sì» e«no». Ma poinon resiste e replica gelido agli attacchi di John Elkann: «Quando ero alla Juve questa domanda non me l’ha mai fatta. Che cosa vuol dire che hanno lavorato tanto? Che hanno lavorato bene. Ah, ecco… Marchisio si è fatto male da solo. Poteva accadere anche se stava a casa». E aggiunge: «Il dottor Castellacci ha spiegato bene, non c’è altro da aggiungere. Il mio stato d’animo? Normale, peso solo alla Bulgaria. A Torino abbraccerò mia figlia». Il medico azzurro aveva appena finito di dire che «l’infortunio è avvenuto inmaniera assurda, quasi paradossale, fuori dall’allenamento. Stava facendo il riscaldamento, ha fissato il piede in terra e il ginocchio si è girato». «Sfortuna, Conte è un grande tecnico », dice Tavecchio, presidente della Figc. Alla fine, il giallo termina con una «non lesione».
BERTOLACCI E ANTONELLI «Marchisio è un giocatore importante, al suo posto giocherà Bertolacci. Non cambia niente». Conte ufficializza il sostituto del centrocampista bianconero. Antonelli, invece, entrerà per Pasqual, a sinistra nel 3-5-2. «I tifosi hanno fatto molto bene ad essere dispiaciuti per l’infortunio di Marchisio, ma essere arrabbiati non ha senso perché quando ti fai male in un modo così fortuito significa che sarebbe capitato in qualsiasi altro posto. In questo caso è proprio il fato. Vista la modalità dell’infortunio è qualcosa che era scritto nel suo destino. Se Claudio fosse stato a fare una passeggiata in centro con i figli si sarebbe fatto male ugualmente». Buffon, intervenendo per mediare, ha voluto chiarire la dinamica dell’infortunio, con l’obiettivo di proteggere Conte che martedì sera sarà allo Stadium. Doveva essere la notte della distensione: «Non ho dubbi sull’accoglienza che Torino riserverà alla nazionale: un ct come il nostro, che ha giocato tanti anni nella Juve e ha vinto e fatto vincere tanto con quei colori, non può che essere accolto come vedrete che sarà ricevuto». Il capitano (con un po’ di febbre) ha poi spostato l’attenzione sulla gara di Sofia:«Siamo molto concentrati perché in Bulgaria non abbiamo mai vinto e due anni fa nelle qualificazioni abbiamosofferto tanto sia qui che in casa. Pensiamo alla partita, ci vogliono serietà e perfezionismo».
«Siamo molto concentrati perché in Bulgaria non abbiamo mai vinto e due anni fa nelle qualificazioni abbiamosofferto tanto sia qui che in casa. Pensiamo alla partita, ci vogliono serietà e perfezionismo».
TRIPLO FORFAIT Oltre a Marchisio, si è arreso anche Pasqual, rimasto a Firenze per il fastidio al costato. Indisponibile pure Florenzi che, a differenza degli altri due compagni, è partito per Sofia (sul charter anche il presidente laziale Lotito). Conte vorrebbe averlo per la gara dimartedì contro l’Inghilterra. L’infiammazione al ginocchio destro non preoccupa. La Roma, però, avrebbe preferito che tornasse subito a Trigoria: il giocatore è arrivato a Coverciano già con quel fastidio al ginocchio e probabilmente andava gestito in maniera diversa.