(S. Carina) – Aveva prenotato il big match, si sentiva ‘carico’, pronto per giocare. Lunedì mattina Nainggolan era certo di partire titolare contro la Juventus, forte della logica del turnover (all’Olimpico con gli olandesi era rimasto fuori Keita, a Verona De Rossi, a Rotterdam lui) e convinto che al suo dinamismo Garcia non avrebbe rinunciato. Il tecnico ha però scelto diversamente, dando fiducia per dieci undicesimi alla squadra che aveva vinto col Feyenoord. Scelta opinabile ma motivata dalla volontà di schierarsi col modulo 4-2-3-1 anziché tornare al 4-3-3.
RINNOVI ALL’ORIZZONTE – All’Olimpico era presente l’agente del belga che da tempo è in trattativa con la Roma per il rinnovo. Sono mesi che le parti si parlano e in giornata è probabile un nuovo incontro: Sabatini (che deve prima riscattare l’altra metà del cartellino dal Cagliari) è disponibile a garantire l’aumento dell’ingaggio, passando dagli attuali 1,8 milioni di euro con bonus, a 2,5. Radja nella capitale sta bene e non intende muoversi. Ma la sua situazione contrattuale non è passata inosservata a diversi club europei (Liverpool e i due Manchester) che potrebbero garantirgli ingaggi più onerosi. Si discute anche il rinnovo di Keita. L’agente è in città: nonostante le offerte dalla Premier, il maliano dovrebbe legarsi per un altro anno.
LJAJIC, OGGI IL VERDETTO – Oggi è attesa la decisione della Uefa sull’inchiesta aperta per l’esultanza di Ljajic a Rotterdam. In caso di penalità, il serbo rischia una giornata di squalifica. Per il fairplay finanziario, non è escluso un nuovo viaggio la prossima settimana a Nyon. Verso Chievo:t ancora out Doumbia, Ibarbo e Maicon, squalificati Torosidis e Yanga Mbiwa. Ieri riunione presso lo studio Tonucci tra Pallotta e il management (Baldissoni, Sabatini, Barror e Zanzi): studiate le prossime mosse societarie a livello commerciale e sportivo. Oggi il presidente riparte per gli Usa.