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IL MESSAGGERO Roma ok, il pari è quello giusto

Esultanza
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(U. Trani) Il pareggio stavolta piace. La Roma conquista il quindicesimo stagionale al Franchi contro la Fiorentina: 1 a 1 in Europa League, come il 25 gennaio in campionato. Punteggio e risultato identici, ancora in rimonta. Ma il gol di Keita conta molto più di quello di Ljajic, perché può valere la qualificazione ai quarti di finale. Il ritorno giovedì prossimo all’Olimpico. Con i giallorossi, lievemente più brillanti come condizione atletica, in vantaggio.

SOLO 2 ITALIANI –  E’ il derby d’Italia solo per modo di dire. Nelle formazioni di partenza sono solo 2 i giocatori nati nel nostro Paese, De Rossi di Ostia e Florenzi di Acilia: 20 su 22 sono stranieri (e altri 8 su 14 seduti sulle due panchine e quindi 30 in tutto). Il ct Conte, in tribuna al Franchi, si deve insomma accontentare di seguire i suoi due nazionali e, per certi versi, ritenere anche fortunato, perché soprattutto il centrocampista centenario azzurro ultimamente è finito spesso in panchina.

FUORI I CENTRAVANTI –  Sia Montella che Garcia rinunciano, almeno all’inizio, alla prima punta: Babacar e Doumbia, entrambi non al meglio, cominciano tra le riserve. La Fiorentina torna al 3-5-2, prudente e al tempo stesso efficace, con 10 giocatori sotto palla e puntando su Joaquin e Alonso larghissimi, per andare a sfiancare i rivali sulle fasce, e lasciando a Ilicic e Salah il compito di attaccare centralmente la linea a quattro dei giallorossi.

Con Pizarro a fare il regista, Badelj e Borja Valero riescono a trovare gli spazi per inserirsi a turno. La Roma fa la partita con il solito 4-3-3. Nel tridente manca Gervinho e in mezzo c’è Iturbe, con Florenzi a destra e Ljajic a sinistra. La difesa è abbastanza alta, per accompagnare gli altri due settori, ma soffre fin dal principio il contropiede viola. Nainggolan si sposta sul centro sinistra, per aiutare la catena più debole, quella composta da Holebas e Ljajic. Badelj, Joaquin e Ilicic volano, creando pericoli. Dopo la mezz’ora pure Florenzi finirà su quel lato con Ljajic che passa a destraREGALO E DOPPIO KO –  Montella sfrutta, però, l’omaggio dell’amico De Rossi che, sbagliando l’appoggio più semplice, offre il pallone a Salah, rapido a servire in profondità Ilicic, che addirittura di destro, entra in area e calcia forte per l’1 a 0. La Roma prende gol per la ventunesima volta di fila in Europa e tatticamente è in tilt. Normale che rischi ancora. Joaquin è imprendibile. Si fa subito male proprio De Rossi che esce zoppicando: caviglia destra. Tocca a Pjanic, con Keita regista a metà tempo. E si arrende pure Manolas: fastidio alla schiena. Entra Astori. Il finale della prima parte è incoraggiante: grande Neto sul diagonale di Florenzi che sembra in fuorigioco, sciagurato Ljajic che calcia in curva Fiesole sulla ribattuta. Nel recupero chiede il cambio Pizarro: problema muscolare. Spazio a Mati Fernandez.

AMICI MAI –  La Roma non gioca bene. Gaffe che si conoscono ormai da tempo. Passaggi precipitosi e distrazioni pericolose. Ma difende leggermente meglio che nella prima parte. Keita,senza De Rossi, prende in mano la gara. E’ suo il lancio per Iturbe che conquista il rigore, anche se Neto colpisce prima la palla con la mano. Sul dischetto, però, va Ljajic che in questa stagione ha sbagliato già contro il Genoa a Marassi, quella volta, tirandolo alla sinistra del portiere, l’errore fu ininfluente. Stavolta pesa di più. Anche per il rapporto che ha con il portiere viola, bravissimo a intuire, lanciandosi sulla destra. Meno male che Keita poi fa di testa sua e, sfruttando la caduta di Alonso, pareggia sul corner di Florenzi, con Gervinho che è entrato, per Ljajic, da pochi secondi. Nainggolan prova di destro a prendersi la vittoria. Ma va bene così. Lo spirito piace. E’ già qualcosa.

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