(E.Bernardini) – Chiara, netta, dura la posizione del presidente federale Carlo Tavecchio in merito alla sentenza della Cassazione che nella notte tra lunedì e martedì ha scritto la parola fine sul gigantesco faldone di Calciopoli. «Da questa sentenza – dichiara il numero uno della Federazione a margine della presentazione del premio Bearzot – la Figc assume un atteggiamento più tranquillo e sereno. Un reato non di poco conto c’è stato e la condanna di De Santis conferma che qualcosa di illegittimo c’è stato anche per la Cassazione, quindi in via definitiva. La richiesta di risarcimento dei bianconeri nei nostri confronti è dunque una lite temeraria». Lite, una parola non certo usata a caso da Tavecchio visto che nel lessico giuridico italiano, indica un’azione legale fatta con la consapevolezza del proprio torto o con intenti dilatori. La tensione tra Juventus e la Federcalcio rimane altissima, nonostante alcune prove di disgelo tentate in passato. Al momento quello che conta è che, dal 14 novembre 2011, è in atto un contenzioso fra la Federazione e i bianconeri che hanno chiesto al Tar del Lazio un risarcimento danni pari a 443 milioni. Una richiesta che, se accolta, metterebbe in seria difficoltà il palazzo del calcio visto che il suo fatturato è largamente inferiore. La sentenza potrebbe però non bastare ad evitare un’eventuale richiesta della Juventus di riaprire la questione relativa alla revoca degli scudetti del 2004/05 e 2005/06, quest’ultimo assegnato d’ufficio all’Inter. Anche il regolamento, attraverso l’articolo 39 che parla di revoche e revisioni, potrebbe offrire un appiglio al club di Agnelli. Ma Tavecchio tira dritto: «Questo è un problema che si vedrà. Per ora non abbiamo dubbi che la richiesta della Juventus sia temeraria».
MOGGI INCALZA Non si arrende neanche Luciano Moggi che ha già pronto il prossimo passo: «Mi rivolgerò alla Corte europea dei diritti dell’uomo per cancellare anche la radiazione sportiva e tornare nel mondo del calcio». L’ex dg bianconero non considera chiusa la vicenda processuale di Calciopoli dopo il verdetto della Cassazione: «Sono stati assolti due arbitri coinvolti in frode sportiva (Dattilo e Bertini, ndr) quindi non è vero che la Cassazione non ha assolto, la frode sportiva e l’associazione a delinquere da solo non avrei potuto farla. Ci ho sempremesso la faccia perché non temo nessuno», aggiunge.
CASO PARMA Tavecchio si è poi soffermato sulla situazione del Parma: «Non succederanno mai più casi come questo. Abbiamo tracciato linee guida precise. Con un accomodamento dei debiti federali credo che sia possibile vedere il club in serie B l’anno prossimo». Intanto ieri il procuratore Federale ha deferito i legali rappresentanti pro-tempore dei ducali Manenti e Leonardi: «per il mancato pagamento degli emolumenti di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2014». Deferita anche la società a titolo di responsabilità diretta che rischia di subire un’altra penalizzazione in classifica dopo i tre punti già sottratti