(A. Serafini) – Migliora, ma ancora non è detto che ci sarà. Nella settimana di avvicinamento alla sfida con il Napoli, le condizioni di Francesco Totti non lasciano dormire sonni tranquilli a Garcia, costretto ancora una volta a fare la conta tra infortunati e acciaccati vari. Il capitano infatti si è sottoposto nella mattinata di ieri ad un’ulteriore ecografia che ha evidenziato un leggero miglioramento dell’elongazione ai flessori accusata su una cicatrice precedente. In sintesi, non ci sono lesioni, ma l’infiammazione al muscolo non è ancora scomparsa del tutto. Nei prossimi giorni la situazione verrà valutata costantemente, anche se la presenza del numero 10 rimane in forte dubbio. Ore di attesa che riguarderanno soprattutto Gervinho, di ritorno nella capitale soltanto nella mattinata di oggi (causa mancanza di coincidenze) dopo il fastidio muscolare avvertito domenica in Costa d’Avorio con la propria nazionale. L’esterno è rimasto in contatto con lo staff medico giallorosso e già nel primo pomeriggio si sottoporrà ad esami strumentali per capire quanto sia grave il dolore che continua a sentire all’altezza dei flessori della coscia. In ogni caso, difficile anche per lui ipotizzare un recupero lampo per la sfida di sabato.
Buone notizie arrivano invece da Florenzi (smaltito il sovraccarico al ginocchio) e Ucan, che nonostante la ricaduta muscolare, ha scongiurato l’ipotesi di un nuovo lungo stop (se la dovrebbe cavare nel giro di 10 giorni). Con Doumbia alle prese con il lento percorso di riatletizzazione e Totti a rischio, Ibarbo scalda i motori: in caso il colombiano è pronto per esordire dal primo minuto con la sua nuova maglia. Nel frattempo arrivano scadenze importanti anche per Castan: giovedì è previsto un appuntamento dal fidato Prof. Maira. Soltanto un primo step antecedente al periodo (circa 3-4 settimane) in cui il ragazzo lavorerà in vista della visita di idoneità in programma al Gemelli dal Prof. Zeppilli. Il brasiliano sarà sottoposto ad un lunga e faticosa preparazione per riuscire a superare l’ultimo, ma più difficile, ostacolo.