(A. Austini) Un gol alla Juve per restare vivi, un contratto quasi pronto che va solo firmato. Seydou Keita ha deciso: rimane alla Roma almeno un altro anno. A questo punto aspetta che Sabatini gli presenti le carte compilate, con dentro le stesse cifre dell’accordo in essere (circa 1 milione netto di stipendio più premi), il suo «autografo» sarà una semplice formalità. Keita, 35 anni compiuti a gennaio, si era preso qualche mese di tempo, d’intesa col club e con Garcia. Voleva conoscere meglio i compagni, la città, l’ambiente e ora si è tolto gli ultimi dubbi. Rispettato, quasi temuto dentro lo spogliatoio, Rudi (che ha il suo stesso procuratore passato in questi giorni nella Capitale) lo ha eletto terzo capitano dopo Totti e De Rossi ed è felicissimo di poter contare anche nella prossima stagione soprattutto sull’uomo Keita. «Il migliore mai allenato» disse Guardiola. E non serve aggiungere molto.
La seconda conferma in vista è quella di Nainggolan. Ieri il suo agente Beltrami è stato ricevuto a Trigoria, si tratta l’adeguamento del contratto in parallelo con le discussioni tra Roma e Cagliari sulla comproprietà da risolvere obbligatoriamente entro giugno. In virtù degli ottimi rapporti fra le due società, rafforzati dagli affari Astori (da riscattare anche lui al prezzo fissato di 5 milioni) e Ibarbo, alla fine un’intesa si troverà: la seconda metà del cartellino di Radja verrà valutata tra i 10 e i 12 milioni, mentre il belga andrà a guadagnare circa 2 milioni e mezzo netti a stagione. «Troppa gente parla e giudica senza mai sapere la verità o la persona. Chi capisce, capisce!» lo sfogo del belga ieri su Twitter, dopo l’ennesima polemica «social» con i tifosi.
Per due centrocampisti che restano, ce n’è uno in uscita: Pjanic è sul mercato. Piace al Psg, in Spagna e in Inghilterra, l’asta può partire.
Prima di rientrare negli Usa Pallotta ha studiato con Sabatini due piani: uno con la certezza degli introiti Champions, l’altro in caso di fallimento in campionato. A prescindere dalle risorse, in estate servirà l’ennesima rivoluzione. A cominciare dalla difesa: in arrivo un portiere, due terzini e un centrale aspettando di capire le condizioni di Castan, oltre al ritorno alla base di Romagnoli. Per le fasce piacciono due brasiliani: Bruno Peres del Torino, già trattato in passato e ora molto costoso, Adriano del Barcellona anche lui vicino ai giallorossi nella scorsa estate. Parla portoghese anche l’obiettivo numero 1 per l’attacco: sono ripartiti i contatti con gli agenti di Luiz Adriano, che si svincola dallo Shakhtar il 31 ottobre. L’alternativa è Bacca del Siviglia. Sabatini vuole anche almeno un esterno in più: c’è Perotti del Genoa tra i nomi seguiti.
Cambierà qualcosa pure nello staff medico e tecnico. Ieri ha salutato in anticipo il preparatore atletico Febbrari, ormai defilato: torna a servizio di Reja chiamato dall’Atalanta. Da segnalare, infine, la visita a Trigoria dell’ex portiere colombiano Mondragon che sta girando un documentario. Di Ibarbo il saluto più affettuoso.