Un’altra notte europea da dimenticare. La Roma viene eliminata dall’Europa League, la Fiorentina la sbatte fuori da un’altra Coppa, dopo quella italiana, e accede ai quarti di finale. Due errori dei singoli, Holebas e Skorupski, danno il via alla tragedia, che resta presto senza spettatori. La Curva Sud attua una protesta silenziosa molto significativa dopo il terzo gol viola, lascia uno striscione di rabbia appeso davanti al settore («Roma s’è rotta er cà A presto!») e se ne va. E pensare che era iniziato tutto con un attestato di fiducia verso l’allenatore giallorosso: «Garcia non si tocca, a chi non sta bene calci in bocca». Ma forse nemmeno il più pessimista dei presenti poteva immaginare di partire dal vantaggio del gol in trasferta e ritrovarsi dopo 21 minuti sotto 3-0. I fischi sono sacrosanti, ma ancor più assordante è quel vuoto lasciato dagli ultrà, la curva semi-deserta e l’Olimpico dominato dai tifosi viola, loro sì contenti per la qualificazione che sulla carta sarebbe stata possibile solo con un’impresa e invece si è rivelata più facile del previsto. Totti resta fuori dalle scelte di Garcia, che predilige il tridente leggero con Florenzi, Ljajic e Gervinho, a centrocampo torna De Rossi con Keita e Pjanic. Manolas rientra in difesa, con lui Yanga-Mbiwa, Holebas e Torosidis. Al 3’ minuto Salah impegna Skorupski, che alza sopra la traversa il tiro dell’egiziano. Il risultato si sblocca al 9’, su rigore, gentile concessione di Holebas, che travolge Mati Fernandez.
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