(F. S. Intorcia) – Niente Pirlo, e neanche De Rossi. Avrà un cuore nuovo l’Italia, contro Bulgaria e Inghilterra. Un centrocampo affidato a Marchisio e Verratti: il primo già a suo agio nei panni di regista alla Juve (anche ieri, con la febbre), il secondo che aspira a quella poltrona da quand’è approdato in Nazionale. E poi c’è la sorpresa Valdifiori, che in regia, alla prima stagione in A a 28 anni, sta facendo faville all’Empoli. Uno fra lui e Vazquez (le novità, con Eder) può trovare spazio anche dall’inizio.
Pirlo tornerà nella Juve solo dopo la sosta. De Rossi, il primo sostituto in quel ruolo, ieri ha giocato titolare e ha segnato a Cesena. Ma il ct era al ‘Franchi’ per l’andata di Europa League (nell’occasione, ha parlato con Pepito Rossi). E quella è stata una serataccia per il giallorosso: dopo un errore sul gol viola, chiese il cambio a metà del primo tempo lamentando un infortunio. De Rossi è rientrato a tempo di record, ma non vive il suo momento migliore, ècontestato e medita, non è un mistero, un clamoroso trasferimento (negli States o al Boca, con l’ostacolo dell’ingaggio: è il calciatore italiano più pagato). Altre volte era stato escluso da Prandelli, ma lì c’era di mezzo il codice etico. Stavolta è una bocciatura, anche se non definitiva, per un campione del mondo con 100 presenze azzurre alle spalle. Può essere una svolta nelle gerarchie di Conte, che non ha chiamato neppure Thiago Motta, titolare nel Psg venerdì sera.
Perso l’infortunato Perin (al suo posto, Marchetti come terzo portiere), l’Italia torna stamani al lavoro, a quattro mesi dall’ultima uscita e dalla sfuriata del ct dopo l’amichevole con l’Albania a Genova, quando chiese maggiore attenzione ai destini degli azzurri. Nel frattempo, Conte ha rinunciato a malincuore allo stage di febbraio, ha accolto con poca soddisfazione le date della prossima stagione, s’è punzecchiato a distanza con Allegri. Il quale aspettava una telefonata che gli preannunciasse la convocazione di Barzagli, rientrato in campo dopo otto mesi e un delicato intervento. Il difensore ha già giocato tre gare di fila nel club, ora i dirigenti bianconeri s’augurano solo che il duro lavoro in Nazionale non ne rallenti l’ascesa.
Fonte: La Repubblica