(F. Ferrazza) E’ sicuramente uno dei giocatori più “social” di questa Roma, attivissimo su Twitter, tra riflessioni e risposte a tono ai tifosi di squadre rivali. E proprio in rete Nainggolan aveva provato, di ritorno da Firenze, a bloccare le interpretazioni date alle sue parole rilasciate nel post partita. Interpretazioni date anche da qualche compagno di squadra che si era sentito chiamato in causa. «Se giochiamo in undici, giochiamo da Roma, se uno o due non sono in giornata, non ci riusciamo», le parole del centrocampista che tanto hanno fatto discutere, scatenando la caccia ai colpevoli indicati da Radja. Per questo motivo il ragazzo ha scelto ieri le telecamere di Sky per provare a spiegare, rettificando il tiro. «Era solo per dire che chi aveva giocato ha fatto un’ottima partita. Se in passato non ci siamo riusciti non era colpa di nessuno. Ero contento per la prestazione e non c’era niente da chiarire con i compagni: era solo per dire che dovevamo seguire questa strada». Nainggolan è squalificato sia in campionato sia in Europa League, sta quindi studiando soluzioni alternative, Garcia, che domani sera dovrà fare a meno anche di De Rossi.
Tra la Sampdoria e il ritorno con la Fiorentina, il tecnico si gioca praticamente la stagione, costretto a farlo con gli uomini contati. Tornerà molto utile Paredes, schierato insieme a Pjanic e Keita, i tre unici superstiti del centrocampo, mentre sta lavorando per recuperare Totti. Il capitano ha ieri lavorato anche con i compagni, intenzionato a tornare a disposizione del mister francese già per la sfida di domani. Qualche acciacco muscolare ha bloccato il numero dieci alla vigilia della trasferta di Firenze, per uno stop precauzionale e mirato a un recupero di energie. Ma almeno in panchina potrà sedere, Francesco, contro la Sampdoria, squadra a cui ha realizzato ben 14 reti in carriera.