I rinnovi di Pjanic, Maicon, Gervinho e De Sanctis. La cessione di Benatia. L’acquisto di Iturbe il giorno successivo all’addio di Conte alla Juventus. Il calciomercato. I 7 gol del Bayern. La preparazione atletica. Rongoni. Gli infortuni. L’arbitro Rocchi. Garcia: “Vinceremo lo Scudetto, sono sicuro”. La sconfitta di Napoli. Il gol di Mosca. L’uscita dalla Champions. La Coppa d’Africa. De Sanctis col Sassuolo. La striscia di pareggi. L’eliminazione in Coppa Italia con la Fiorentina. Gli acquisti di gennaio. Verde a Cagliari. Altri pareggi. La sconfitta con la Sampdoria. E oggi la seconda eliminazione dalla Fiorentina, stavolta dall’Europa League.
La stagione della Roma termina così. Doveva essere l’annata trionfale ed invece è diventata un incubo, un tunnel infinito da cui Garcia, Sabatini, Baldissoni, Zanzi, Pallotta e compagnia cantante non è riuscita neanche a salvare l’onore. L’importante è che “la colpa è dell’ambiente, i problemi ci sono solo per la stampa”.
La scivolata di Holebas in area su Mati Fernandez dopo 6 minuti per il rigore del vantaggio (ripetuto) di Gonzalo Rodriguez. L’assist di Skorupski ad Alonso sulla palla destinata in angolo. La dormita sul calcio d’angolo e lo 0-3 di Basanta. Il salvataggio sulla linea di Borja Valero su Pjanic. L’infortunio di Keita. Secondo tempo: i 60 metri di Salah rincorso da Verde, traversa. Poi il palo dell’egiziano. Gervinho che prova ad entrare in porta con la palla. L’espulsione di Ljajic.
La Sud rientra per contestare e negli ultimi dieci minuti intona: “Vi romperemo il culo”, “Mercenario levate la maglia”, “Uscite a mezzanotte” e chiude con un sorprendente “Undici Garcia”. Al fischio finale capannello dei giocatori davanti alla panchina, De Rossi, Totti e Florenzi portano la squadra sotto la Curva e parlano con i tifosi. E al peggio potrebbe non esserci fine dato che mancano ancora 11 giornate di campionato.
Daniele Luciani