(F. Maccheroni) – Tra Garcia e la squadra va tutto bene. I giornalisti avevano capito male. Ma si sa, a volte i giornali esagerano. Lo aveva già sottolineato Jim Pallotta, il presidente di questa Roma «che non perde». Proprio così. Ci sono diversi angoli dove appostarsi per fotografare la Roma: in uno di essi non si vedono vittorie, neppure con squadre retrocesse; in un altro si vede l’eliminazione (ci può stare, questo va detto) in Champions; in un terzo l’eliminazione dalla coppa Italia; nel quarto l’imbattibilità che «rafforza» il secondo posto.
Pallotta ha inchiodato la poltrona in quest’ultimo angolo. Posizione rispettabile. Soprattutto perché è lui a tirare fuori i soldi ed è lui ad aver rimesso in piedi (fino a prova contraria) un club alla canna del gas. Ma vi sembra normale che l’uomo che paga Ibarbo e Doumbia e Spolli e Uçan e Sanabria e Cole veda tutto con tanta serenità? I soldi glieli danno gratis? Certo, fatti suoi. Garcia ieri ha ritirato un premio e ha parlato con la squadra: la speranza è che il colloquio di ieri pomeriggio sia stato più chiaro di quello fatto con i giornalisti domenica (ma i giornalisti non capiscono mai). Sembra che monsieur champion de France abbia parlato anche con Sabatini e Baldissoni. Parole e nebbia.