(F. Balzani) – «Non lo facciamo apposta, è un periodo negativo». Con un filo di voce Pjanic ieri ha risposto così a un tifoso che lo ha contestato in mezzo alla strada, all’entrata della scuola Pisacane a Tor Pignattara dove il bosniaco ha fatto da testimonial con Gervinho per una campagna contro il razzismo organizzata dal Comune. Il video del confronto a distanza (il tifoso era a bordo di una Smart) è diventato virale in poche ore. «A Pjanic non vincemo più? State tutti a dormì», la prima battuta del tifoso. «Non lo facciamo apposta, è un periodo negativo. Giovedì vinciamo», ha risposto il bosniaco. «Ma come se fa a perde con la Samp, ’na squadra de calcinacci. Ma come c… se fa?», ha insistito il tifoso prima di ripartire. La frustrazione di una tifoseria che ora teme il sorpasso della Lazio ha portato lunedì sera la Sud a fischiare e insultare quei giocatori applauditi addirittura dopo l’1-7 col Bayern. «È un momento difficile per tutti – ha aggiunto poi Pjanic a Roma Tv -. E’ un momento che non vinciamo più, dobbiamo uscire fuori da questa piccola crisi. Abbiamo perso dopo non so quanto tempo, spero che dopo la sconfitta arrivino i risultati, siamo tutti arrabbiati, non è facile. La squadra deve rispondere, ci sono obiettivi da raggiungere, la squadra non mollerà, per i tifosi e per la maglia. Vogliamo raggiungere il posto più alto possibile».
Il bosniaco è sul banco degli imputati così come Iturbe che ieri non ha gradito i giudizi e le pagelle sui giornali. «Ma tanto ricordate che la vita è come una ruota. Tutto gira, tutto torna», ha twittato ieri l’argentino, emblema di un mercato tutto sbagliato. L’unico acquisto (a zero) da non bocciare è quello di Keita che ieri si è scusato per l’espulsione: «Sono molto triste per il rosso e la sconfitta, tenevo molto alla partita, mi scuso con società, compagni e tifosi ».